Energia Elettrica Bene Comune

La prima ondata di conseguenze spiacevoli causate dalla guerra di invasione russa porta agli aumenti di prezzo dei prodotti energetici, con forte impatto nei consumi. Il nostro Paese Italia e tutti quegli europei hanno forti legami commerciali con la Russia e non riescono ad affrancarsi dalle importazioni di combustibili fossili perché necessitano di essi per la produzione di energia, nei comparti industriali e uso domestico.

La transizione alle fonti di energia rinnovabile è ancora lontana e la crisi politica tra i due Paesi porterà anche ad una pesante crisi energetica. C'erano già problemi con i costi delle bollette e, anche se gli aumenti sembrano derivare dalle sanzioni imposte al Paese aggressore, la nostra dipendenza dai combustibili fossili ne è una delle cause principali.
Nonostante i programmi europei di transizione ecologica, con molti fondi disponibili, e la richiesta di una economia più naturale, concreta, da parte dei giovani, noi italiani abbiamo fatto poco per diffondere la produzione di energie alternative. Stiamo aspettando che lo Stato, le grandi aziende pubbliche e private, diano avvio alla rivoluzione verde, cogliendo le opportunità e gli strumenti che gli Enti Locali hanno a disposizione per accelerare il processo di transizione energetica.
Va considerato che, per i servizi legati all'energia elettrica, le nostre bollette, tra distribuzione, trasporto, consumo, accise e oneri vari, pesano sul portafogli e contraddistinguono spese destinate a enti e soggetti, protagonisti del mercato, di diversa natura. Con le liberalizzazioni si sono aperte molte strade e opportunità per i grandi gruppi già inseriti ma anche per nuovi soggetti, e i Comuni possono per legge italiana puntare all'autonomia produttiva, essere produttori e gestori di energia elettrica sul territorio, per la propria cittadinanza.

Il Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79. "Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica", consente agli Enti Locali di produrre in "casa" l'energia necessaria al proprio fabbisogno. Una Azienda Elettrica Comunale, alimentata da fonti rinnovabili in autonomia, può gestire quelle quote di bolletta che oggi non si sa dove finiscano, e rinforzare i servizi alla cittadinanza.

Dai dati disponibili e da un'analisi preliminare: il Comune di Cernusco Lombardone si estende su un'area di 3,8 kmq, 3850 abitanti, 1600 famiglie. Il consumo domestico medio annuo di energia elettrica di ogni utenza è di 2400 kwh, che corrispondono a 3,8 milioni di kwh per tutta la comunità. Conoscendo potenza e rendimento dei pannelli fotovoltaici sul mercato, si può stabilire che sono necessari circa 25000 mq di installazioni per ottenere una potenza di 3500 kwp,
L'amministrazione ha gli strumenti per sburocratizzare le procedure e agevolare l'installazione di pannelli fotovoltaici con incentivi mirati: su tetti delle abitazioni, serre ma anche creare coperture ai parcheggi e di conseguenza abbassare la quantità di terreno necessario per un campo fotovoltaico.

"L'Azienda Elettrica Comunale" di Cernusco si occuperebbe del servizio di trasporto di energia rinnovabile ai residenti, di promuovere l'autoconsumo istantaneo, di massimizzare il consumo locale, di abbattere i costi per imprese e cittadini, e di ridurre le emissioni nell'atmosfera di 1050 tonnellate di Co2 ogni anno.

Sfruttare le opportunità per una scelta rivoluzionaria e lungimirante di Transizione Energetica, che punta ad arricchire i nostri servizi e alleviare la dipendenza da combustibili fossili. L'obiettivo è "Una comunità energetica", un esempio di comunità con un modello di sviluppo sostenibile, veloce e capace di migliorare l'accesso a migliori risorse per la vita dei cittadini, e puntare dritto all'autonomia per la produzione e distribuzione di energia elettrica in media e bassa tensione in grado di soddisfare le esigenze non di alcuni, ma di tutta la cittadinanza.
Angelo Lino Guglielmo
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