Comodamente sedute/40: C come casa, un luogo dove crescere, trovare riparo, gioire
Giovanna Fumagalli Biollo
I nostri piedi possono lasciarla, ma non i nostri cuori".
Oliver Wendell Holmes
Ormai da diversi giorni mi capitava di trovare sul mio pergolato rametti di ogni forma e dimensione e non riuscivo a capire da dove provenissero.
Poi una mattina attirata dal rumore, ho alzato gli occhi al cielo (cosa che dovremmo fare tutti un po'più spesso secondo me) e mi sono accorta che una coppia di tortore grigie sta costruendo un nido sul cornicione del mio tetto.
Vi dico la verità mi sono emozionata, ho iniziato a tenerli d'occhio e ho scoperto che mentre la mamma cova immobile, il papà si da un gran daffare per procurare il necessario per la costruzione del nido.
Ancora una volta Madre Natura mi regala uno spettacolo meraviglioso che non mi stanco mai di contemplare e che mi ricorda quanto sia perfetta in ogni sua celebrazione.
Siccome sono anche curiosa, mi sono documentata un po' su questi uccelli e ho scoperto che simboleggiano il livello più alto ed eterno dell'amore: la fedeltà, e non perché seguano un codice morale, ma perché percepiscono la relazione di coppia come unica e definitiva.
Quanto abbiamo da imparare dalla natura.
Anche se probabilmente non riuscirò a vedere i piccoli, il pensiero che questi uccelli abbiano scelto di costruire il loro nido a casa mia, nonostante sia piantonata da un cane e due gatti, mi riempie di gioia e di orgoglio.
"Se dite agli adulti: «ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto...»,
loro non riescono a immaginarsi la casa.
dovete dire: «ho visto una casa di centomila franchi». allora esclamano subito: «oh, che bella!»
Il piccolo principe
Antoine De Saint-exupéry
Casa
Ecco una delle parole che amo di più in assoluto e che solo a pronunciarla mi si scalda il cuore. Ogni tanto mi soffermo sul suo significato che è complesso, perché non sta ad indicare soltanto il semplice edificio dentro il quale si abita, ma racconta una storia, la storia di un luogo stipato di ricordi e di vissuti verso il quale proviamo un profondissimo senso di appartenenza.Avere una casa da salutare ogni mattina e da ritrovare ogni sera, genera un senso di pace e di sicurezza che permette di affrontare tutte le avversità che ci impegnano quotidianamente.
Quando i miei figli erano piccoli, e dovevo accompagnarli a scuola, era sempre faticoso uscire di casa, perché non era mai il momento.
"Ancora un minuto ti prego" e poi prima di uscire infilavano un piccolo oggetto nella tasca del grembiule "perché mi ricorda casa" dicevano, e io potevo forse biasimarli?
Chi di noi potendo non si porterebbe ovunque appresso la casa in volo legata a migliaia di palloncini come aveva fatto il protagonista dell'indimenticabile film UP?
La casa è lo spazio dove a ciascun abitante è concessa l'opportunità di fare il pieno di stima, di rispetto, di energia, per poi ripartire fiducioso.
Ancora oggi che i figli sono diventati adulti, ho cercato di conservare quell'atmosfera calda e accogliente che trovavano sempre al loro ritorno quando erano piccini, fatta di sorrisi, di attenzioni, di profumo di cibo buono con il desiderio di farli sentire speciali e amati.
Ogni tanto mi fermo e sto ad osservarla, la mia casa, sognata e costruita con mio marito più di vent'anni fa, scelta tra tante perché speciale (o forse lei ha scelto noi?).
Se chiudo gli occhi vedo ancora la mia terzogenita che gioca nella casetta di plastica che avevamo messo in giardino, vedo la piccola piscina nella quale hanno giocato per interminabili ore fino ad avere la pelle avvizzita, vedo animali di ogni genere scorrazzare felici e vedo fiori, piante, arbusti che si sono ricavati uno spazio e restituiscono gioia ai nostri occhi. E vedo tanti, tantissimi amici e familiari, che hanno varcato il nostro cancello condividendo con noi pezzetti di vita pregiati. Anni volati via veloci, che hanno lasciato uno strascico di gioia perenne.
Perché la casa è anche questo, accoglienza, apertura, ascolto e foto, libri, oggetti che riflettono l'amore che abbiamo dentro e ce lo ricordano continuamente.
Era un insieme di mattoni e cemento e noi ne abbiamo fatto un luogo straripante di amore. Casa.
"Chiunque ad un certo punto della vita mette su casa.
la parte difficile è costruire una casa del cuore.
un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.
un posto dove crescere una famiglia con amore,
un posto non per trovare riparo dal freddo
ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni;
un posto non semplicemente dove far passare il tempo,
ma dove provare gioia per il resto della vita".
Sergio Bambaren
E per voi cosa rappresenta la vostra casa? Aspetto le vostre storie, e come sempre, se volete venire a trovarmi nel mio blog www.comodamentesedute.com Vi aspettano altre storie da leggere in mia compagnia.
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo