Chernihiv/4: il racconto di una residente. ''In città c'è silenzio''. Arrivati i generatori. Il gruppo telegram per lanciare l'allarme


"Pian piano ci stiamo muovendo, ci stiamo spostando dal rifugio verso il nostro appartamento che per ora è ancora intero. Sta tornando anche la corrente anche se molto lentamente. Per ora nella città c'è silenzio" è il racconto di Katia, una residente a Chernihiv.

La città è un cumulo di macerie, di palazzi sventrati, di auto ridotte a carcasse di lamiera mangiate dal fuoco. C'è silenzio. Ma è un silenzio di morte, di dolore dove le bombe hanno portato devastazione e dove ora serve ritrovare la forza per andare avanti e pensare alla ricostruzione a guerra finita. Ogni giorno si cerca di fare un piccolo passo in avanti, grazie anche agli aiuti che arrivano dalla Brianza.


"Sto ricominciando a lavorare, almeno quello che è rimasto del negozio, stiamo vendendo anche il pane ora. Insomma stiamo cercando di trovare un po' di cose, in altri negozi i prezzi sono altissimi e improponibili quindi noi nel nostro negozio cerchiamo di vendere ciò che ci è rimasto a prezzi minimi, dovreste vedere quanta gratitudine negli occhi dalle persone. E' impressionante. Per ora in città non c'è molto da fare per guadagnare qualcosa e i contanti qua purtroppo servono ora e non ci sono, quindi si fa quello che si riesce. La prima notte è stato strano, però ci adatteremo piano piano alla nuova vita". La strada sarà lunga, nel sono consapevoli tutti e non si è ancora fuori dal pericolo, tutt'altro.

Per avvertire i cittadini dell'imminenza di attacchi e bombardamenti è stato attivato un canale telegram dove vengono inviate indicazioni operative e dove si dà notizia dei vari spostamenti delle truppe e dei prossimi obiettivi, così da tenersi pronti e all'erta.


Questo l'ultimo messaggio di poche ore fa:
"In direzione di Siversky, il nemico sta completando i sovraccarichi e il ripristino della capacità di combattimento delle unità del distretto militare centrale in alcuni distretti delle regioni di Bryansk e Kursk. Non è escluso che queste unità saranno indirizzate ulteriormente verso altre aree operative, in particolare, per combattere nelle aree di Donetsk e Luhansk.
Il nemico continua a prepararsi per il prossimo passo nell'Ucraina orientale. Gli invasori stanno sovraccaricando le truppe per completare la formazione del gruppo successivo.
Attuare misure per aumentare la componente aeronautica e il sistema di controllo, continuare a condurre intelligence.
Gli sforzi principali dell'avversario si concentrano sulle città catturate di Mariupol, la condotta del prossimo nella zona della città di Izyum e tenta di rompere la difesa in direzione di Donetsk.
Le autorità di occupazione continuano a limitare i diritti dei cittadini ucraini ai territori temporaneamente occupati. Così, nella regione di Zaporozhye gli invasori russi hanno vietato la partenza di uomini in direzione di territorio ucraino controllato. C'è anche una crescente carenza di beni essenziali, soprattutto alimentari, che può ulteriormente complicare la situazione umanitaria nelle regioni russe occupate.
Le forze di difesa dell'Ucraina, causando perdite, continuano a distrarre il nemico e rilasciare temporaneamente i territori occupati dagli invasori in determinate direzioni.
Crediamo nelle Forze Armate dell'Ucraina! Insieme vinceremo! Gloria all'Ucraina"

 

Nel frattempo a Chernihiv sono arrivati i quattro generatori di corrente che nei giorni scorsi erano partiti dall'Italia, dalla base allestita presso "Il trasporto" di La Valletta brianza, grazie a Cassago Chiama Chernobyl che gode dell'appoggio degli "Amici di Chernihiv".

Al centro Andriy Zhydenko

A ricevere il materiale è stato lo stesso Andriy Zhydenko direttore generale dell'ospedale regionale di Chernihiv, già aderente al gruppo degli "Amici" promosso dal nostro network, e che sta cercando pian piano di riallestire i reparti e fornire aiuti umanitari e sanitari.
Per maggiori informazioni sul gruppo "Amici di Chernihiv" e per aderire clicca qui
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