Olgiate: gli studenti del Viganò regalano ai bimbi ucraini un ''dizionario illustrato''

Nel primo pomeriggio di venerdì 8 aprile l'amministrazione comunale di Olgiate Molgora ha dato ufficialmente il benvenuto a donne e bambini ucraini fuggiti dalla guerra e ora ospiti in paese da famiglie residenti.

A fare gli onori di casa è stato l'assessore ai servizi sociali Maurizio Maggioni. Avvalendosi dell'aiuto di Lidia - concittadina di origine ucraina che ha fatto da interprete - l'assessore ha spiegato che l'amministrazione comunale, e in particolare lui e l'assistente sociale sono a completa disposizione per chiunque abbia bisogno di supporto.

A fare eco anche l'assistente sociale dottoressa Gessica Graffato, che ha confermato la disponibilità da parte sua ad aiutare per qualsiasi tipo esigenza, anche alimentare e di vestiario. "Alle famiglie ospitanti - ha spiegato - posso dare la notizia che attraverso il Fondo Lecchese potete avere accesso a un contributo economico. Per ottenerlo dovete rivolgervi all'Ufficio Casa (a Merate ndr)".

Forniti i contatti alle famiglie presenti, la parola è passata al professore di progettazione grafica dell'Istituto Viganò di Merate, Silvio Dessì, che ha seguito personalmente un gruppo di 4 studenti che durante le ore di alternanza scuola-lavoro hanno realizzato uno strumento di comunicazione per bambini e bambine ucraine approdate a Olgiate. Presente insieme a lui anche la professoressa Kinzica Soldano.

"Gli studenti stavano lavorando a un altro progetto - ha spiegato il professore - ma è arrivata questa proposta dal comune di Olgiate e i ragazzi si sono subito messi al lavoro. Trovo sia un prodotto valido". Lo strumento presentato da Mattia Montesano, Samantha Shehi, Manuel Balconi e Sarah El Achari (studenti della classe 4ª L, indirizzo ‘grafica e comunicazione') insieme al compagno Serhiy Galushka che ha aiutato con le traduzioni dall'ucraino, altro non è che un piccolo vocabolario illustrato raccolto in un depliant plastificato. Un progetto grafico estremamente efficace in cui sono raggruppate le traduzioni delle parole più utilizzate dai bambini, in modo da aiutarli, sia a scuola, ma anche a casa con le famiglie che li ospitano, a esprimere le proprie richieste. Sul depliant ci sono 36 caselle a cui sono attaccate con il velcro 36 figurine con scritta una parola in Italiano, la traduzione ucraina e persino un disegno. Sul bordo esterno invece c'è un'altra striscia di velcro a cui i bambini possono attaccare più figurine insieme e comporre delle frasi più elaborate.

"Siamo felici di poter dare il nostro contributo" hanno spiegato i ragazzi. Per realizzare il progetto hanno impiegato circa 10 giorni, buttando prima su carta le idee e poi dandogli vita al computer utilizzando programmi come Illustrator e Photoshop. Oltre a fornire questo simpatico strumento il Comune di Olgiate Molgora - ha spiegato l'assistente sociale Graffato - sta organizzando anche un corso di italiano con appositi docenti. A inizio estate invece, ha spiegato l'assessore Maggioni, con l'apertura dei centri estivi verrà gestita la fase di integrazione.

Al momento a Olgiate si contano circa 50 profughi, di cui 12 minori (intesi come bambini/ragazzi che potrebbero già frequentare la scuola, quindi esclusi i neonati). Circa 20 invece le famiglie ospitanti. Il numero delle persone di origine ucraina ospitate in paese però risulta in continuo cambiamento.

E.Ma.
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