Hijo de Put...in

Sono partito dal titolo in spagnolo per mettere subito in chiaro quello che penso di questo signore della guerra. D'altra parte anche il Sig. Biden lo ha definito " Macellaio".

Non ci sono più aggettivi per cercare di descrivere il modo di vedere il mondo e le relazioni tra i popoli di questa persona . Per questo ho intitolato così l'articolo che sto scrivendo affinchè non sia compromettente nella lingua italiana ma comprensibile alla gran parte dei lettori.

Non ci sono scuse per cercare di stabilire qualche ragionamento sulle cause di questa guerra, da dove vengono, chi le ha create, se l'Occidente non è stato in grado di capire le situazioni pregresse che avrebbero sospinto questo soggetto ad agire in questo modo.

Eppure esistono ancora talk-show frequentati da personaggi che hanno fatto milioni di Euro nel criticare continuamente qualsiasi decisione che i governi succedutisi hanno intrapreso nei riguardi delle guerre che si sono perpetrate in Europa e nel mondo dopo che il secondo conflitto mondiale era finito.

Il PACIFISMO è la soluzione etica finale che dovrebbe mettere d'accordo tutti, ma il problema è che per negoziare, proporre la pace e portare avanti i valori della solidarietà tra i popoli può essere fatto solo se al tavolo si siedono tutte le forze in campo.

E' vero che dopo la fine dell'URSS il mondo occidentale ha contribuito ad affossare l'inizio della democrazia con l'ascesa di Gorbaciov, l'unica persona di spessore e di sentimento democratico che aveva cercato di spingere la Russia al cambiamento nel governo di questa immensa nazione.

Questo però non deve avallare alcuna scusa per giustificare l'aggressione all'Ucraina

Avevamo sempre pensato che certe nefandezze o crimini nella libera Europa non sarebbero più avvenuti, invece tra l'indifferenza di quasi tutti, li abbiamo visti fuori di casa a Sebrenica circa 20 anni fa recentemente ancora in Afganistan, in Asia, in Africa ed ora in Ucraina si stanno scoprendo fosse comuni con centinaia di uomini e donne uccisi uno vicino all'altra. Ma dove siamo finiti, siamo delle bestie? Siamo morti dentro l'anima per fare queste azioni orrende?

Certo queste tragedie ci colpiscono ancora di più perché coinvolgono da vicino e direttamente noi popoli europei mentre in Russia probabilmente si continuerà a far vedere che tali stragi non sono vere, dove si continuerà a fare propaganda unilaterale senza un'informazione di contraltare, dove un PUTIN sempre più isolato politicamente all'estero, si è arroccato nel suo palazzo e parla da solo con sè stesso, non esce dalla sua reggia e chiediamoci il perchè. Dovremmo anche chiederci il perché un popolo come quello russo non riesce a vedere più in la del proprio naso, non riesce a comprendere quello che realmente sta accadendo ai propri confini.

Io penso che la causa si trovi nel fatto che il popolo russo non abbia mai conosciuto nella sua storia la parola DEMOCRAZIA, l'unica volta che l'ha sfiorata è stato quel battito di ciglia che è stato l'avvento di Gorbaciov, tant'è vero che l'hanno subito defenestrato.

Abbiamo avuto un popolo che è stato soggiogato per secoli dalle dinastie degli ZAR, dopodichè è arrivato il comunismo, un'ideologia che avrebbe dovuto portare la democrazia ed alla liberazione del proletariato ma che invece si trasformò in una dittatura tragica che vedeva l'individuo sottoposto al bene comune di tutta la società. Il fatto è che questa ideologia non venne mai messa veramente in pratica perché invece venne portato avanti dalle diverse dirigenze o dittatori, inutile qui elencarli tutti, un sistema di governo del terrore.

Dopodichè la caduta del muro ed il disfacimento della federazione Russa portò a questo sconvolgimento nelle leve del potere russo che pose al governo di questa nazione una Oligarchia paragonabile ad una Mafia Costituzionale, che ancora adesso tiene in scacco tutto il paese.

Quindi il popolo russo non ha mai assaporato il significato di democrazia e si affida ciecamente all'uomo forte. Affidarsi all'uomo forte noi italiani ed europei l'abbiamo assaggiato sulle nostre spalle e sappiamo come è finita, ora tocca al popolo russo reagire a questa situazione interna e per fare ciò noi occidentali non possiamo sopportare di andare ad un tavolo di negoziato con persone che hanno le mani lorde di sangue innocente.

La guerra è una tragedia, ma la guerra moderna uccide le persone inermi con mezzi di distruzione straordinari e spesso coloro che usano questi mezzi si trovano in luoghi lontanissimi che consentono loro di non avere quei rimorsi di coscienza che il campo di battaglia può far insorgere nei combattenti. Come sarà possibile agli ucraini dimenticare questa tragedia che li vede straziati da orrende tragedie e distruzioni, che vede un bambino assistere alla morte dei suoi genitori o viceversa? Come potranno dimenticare questi momenti? Così l'odio farà nascere altro odio, in una spirale perversa che durerà generazioni.

Pertanto è necessario, oltre a continuare gli incontri diplomatici per un cessate il fuoco, che la Russia venga combattuta con sanzioni sempre più feroci, pur mettendo a repentaglio il nostro modo di vivere normale. Dobbiamo, insieme a tutto il mondo occidentale, rinunciare a dare un centesimo di Euro alla Russia in ogni settore, dobbiamo boicottarla cessando di inviare loro qualsiasi tipo di apparecchiatura, cessare ogni esportazione di tecnologia e derrate alimentari.

Il popolo russo si dovrà domandare il perché di questa situazione si domanderà il perché nel proprio paese non circoleranno più certi prodotti e dovrà nel tempo capire che così non si può più andare[pg1] avanti.

Coloro che in Italia si presentano in TV a dire che le industrie non ce la fanno più a causa del costo energetico, che non ce la fanno più con l'aumento dei prezzi delle materie prime, devono capire che è venuto il tempo di far comprendere a certi popoli come si deve convivere con gli altri e questo è il momento di mettersi in gioco. Non solo con la solidarietà e l'accoglimento dei profughi ucraini, che sono sacrosanti, ma anche con una seria riprogrammazione delle risorse finanziarie da parte del governo, per cui, invece di lamentarci, dobbiamo iniziare a riconvertire ancora una volta il ns. modo di produrre, salvaguardando l'ambiente ma liberandoci dal giogo della globalizzazione, della dipendenza energetica verso paesi terzi, delle produzioni a basso prezzo al di fuori del ns paese. Avremo quindi nuovi posti di lavoro che avevamo dismesso ed una produzione di qualità maggiore che alla fine pagherà tutti i nostri sforzi. Tutto poi passa, ci siamo lasciati alle spalle la seconda guerra mondiale, la guerra fredda, le crisi mondiali e le pestilenze; l'uomo deve imparare finalmente a costruire la pace e la solidarietà tra i popoli.

Pierantonio Galbusera - Segretario Circolo PD di Calco
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