Chernihiv/3: tre feriti e il reparto oncologico distrutto. Parla il direttore dell'ospedale
"L'ospedale regionale fornisce assistenza medica completa - aveva comunicato nei giorni scorsi il primario dell'ospedale regionale di Chernihiv, Andriy Zhydenko - nonostante non ci sia l'energia elettrica, l'acqua potabile e neppure il riscaldamento. Fino ad ora siamo riusciti a non evacuare in massa i pazienti, considerati i rischi che si corrono fuori dall'ospedale. Attualmente dal punto di vista sanitario la situazione non è critica e riusciamo a sottoporre i malati a cicli di cure completi che danno buoni risultati".
Intanto i quattro generatori elettrici inviati dall'associazione "Cassago chiama Chernobyl" la scorsa settimana sono attualmente fermi a circa sessanta chilometri da Chernihiv a causa della pioggia che ha reso impraticabili le strade improvvisate tra le campagne e i boschi. Appena le condizioni meteo lo consentiranno le preziose apparecchiature riprenderanno il loro viaggio per essere consegnate personalmente al sindaco della città Vladyslav Astroshenko, che ne aveva fatto richiesta.
Intanto prosegue senza sosta la raccolta di generi alimentari di prima necessità presso il centro permanente allestito in via Statale a La Valletta Brianza. Anche la raccolta fondi promossa per finanziare gli interventi di ricostruzione delle strutture sanitarie, una vola che sarà concluso il conflitto, sta ottenendo sempre maggiori adesioni. Come anche la raccolta fondi che ha abbondantemente superato i 10 mila euro.