Merate: muri imbrattati in area Cazzaniga. Non si visualizzano i filmati, processo rinviato
La prova "regina" c'è, ma non si riesce a visionare: così il processo a carico dei tre giovani accusati di aver imbrattato i muri dell'area Cazzaniga a Merate nel 2019, che si sarebbe dovuto concludere venerdì, è stato rinviato al 29 aprile.
Il filmato di videosorvaglianza che potrebbe scagionare o incastrare un 23enne difeso dell'avvocato Sara Mantegazza, un 21enne assistito dall'avvocato Letizia Semeraro e un 29enne rappresentato in aula dall'avvocato Gibertini Carl,) è infatti "intrappolato" in un dvd che il dispositivo messo a disposizione del giudice per la riproduzione non riesce a leggere.
Potrebbe rappresentare proprio l'ago della bilancia in questa fase del procedimento perchè da quelle immagini la Polizia Locale di Merate, al contrario dei testimoni oculari sentiti nella scorsa udienza, sarebbe stata in grado di identificare i soggetti che avrebbero deturpato i muri dell'area tra il 10 e l'11 maggio 2019. Le scritte che alcuni ragazzi avrebbero lasciato mentre preparavano gli striscioni per la partita dell'ACD Brianza sarebbero costati al comune di Merate almeno 40.000 euro di danni per la pulizia.
L'udienza di ieri, giorno in cui i difensori dei tre imputati erano pronti per discutere ed eventualmente ottenere una sentenza per i propri assistiti, si è rivelata un'udienza di mero rinvio: fra due settimane il problema dovrebbe risolversi con l'aiuto di un tecnico. In alternativa il giudice ha chiesto agli avvocati di collaborare producendo il video in formati diversi da quello in suo possesso.
Il filmato di videosorvaglianza che potrebbe scagionare o incastrare un 23enne difeso dell'avvocato Sara Mantegazza, un 21enne assistito dall'avvocato Letizia Semeraro e un 29enne rappresentato in aula dall'avvocato Gibertini Carl,) è infatti "intrappolato" in un dvd che il dispositivo messo a disposizione del giudice per la riproduzione non riesce a leggere.
Potrebbe rappresentare proprio l'ago della bilancia in questa fase del procedimento perchè da quelle immagini la Polizia Locale di Merate, al contrario dei testimoni oculari sentiti nella scorsa udienza, sarebbe stata in grado di identificare i soggetti che avrebbero deturpato i muri dell'area tra il 10 e l'11 maggio 2019. Le scritte che alcuni ragazzi avrebbero lasciato mentre preparavano gli striscioni per la partita dell'ACD Brianza sarebbero costati al comune di Merate almeno 40.000 euro di danni per la pulizia.
L'udienza di ieri, giorno in cui i difensori dei tre imputati erano pronti per discutere ed eventualmente ottenere una sentenza per i propri assistiti, si è rivelata un'udienza di mero rinvio: fra due settimane il problema dovrebbe risolversi con l'aiuto di un tecnico. In alternativa il giudice ha chiesto agli avvocati di collaborare producendo il video in formati diversi da quello in suo possesso.
F.F.