Merate: l'autismo al centro della serata di ''Dietro la Lavagna'' con il professor Giuseppe Aceti

Nella serata del 30 marzo all'auditorium "Giusy Spezzaferri" di Merate si è tenuta una conferenza sul tema dell'autismo organizzata dall'associazione "Dietro la lavagna", gruppo costituito da genitori e cittadini e finalizzato a dare sostegno alle scuole meratesi in diversi ambiti e momenti.

A prendere parola è stata la presidente del sodalizio Maria Rosa Panzera, che ha ripercorso la storia dell'associazione. Dalla nascita nel 2008, come gruppo di genitori di bambini frequentanti la scuola potenziata di Sartirana, "Dietro la lavagna" si è espansa in tutto il meratese, col motto "la diversità è un arricchimento per tutta la società". Nell'autunno del 2019 si incomincia a progettare una serata sulla consapevolezza dell'autismo ma che a causa della pandemia il primo incontro fissato per aprile 2020 fu ovviamente rinviato. Il programma è rimasto però lo stesso: esporre in una mostra i dipinti del 26enne Ludovico Bertin, che nell'arte ha espresso tutto ciò che, a causa dei disturbi dello spettro autistico, non riusciva a trasmettere e ospitare un relatore capace di dare valore ed importanza al tema, oltre che buoni spunti di insegnamento.

Elena Barbagallo e Giuseppe Aceti

Entrambi i progetti sono andati a buon fine, infatti dal 30 marzo al 22 aprile sarà aperta a tutti la mostra di Ludovico, "Silenzio su tela - 15 quadri in cerca di titolo" nell'atrio del palazzo comunale di Merate. A condurre la serata sull'autismo è stato invitato il professor Giuseppe Aceti psicologo, che da oltre vent'anni si occupa di autismo su bambini e adulti e da sei insegna all'Università degli Studi di Milano, accompagnato da Elena Barbagallo, socia di "Dietro la lavagna" e pedagogista specializzata in autismo.

La dottoressa Barbagallo ha introdotto il tema dell'autismo incentradosi sulle differenti sfaccettature dovute ad esso, dalle molte difficoltà motorie, vocali, relazionali, fino alle abilità specifiche di ogni individuo affetto da autismo, che li rende speciali e unici, come la capacità nel dipingere per Ludovico. E' quindi importante, per la dottoressa, riscontrare e risolvere le difficoltà definite "comportamenti problema", così da poter aiutare le famiglie ed in primis chi soffre di questi disturbi.

 

Il prof. Aceti ha illustrato il tema della serata, sottolineando come sia importante un annuale aggiornamento, in quanto dagli studi si stanno ottenendo sempre più informazioni e metodologie nuove per poter fronteggiare l'autismo. Si è inoltre registrata una percentuale pari a 1 su 50/60 bambini affetto dal disordine neuropsichico, il che significa un numero considerevole e da trattare con maggior importanza da parte di tutte le persone e istituzioni, in modo da avere i mezzi e le capacità di aiutare chi ne ha bisogno. Un ottimo metodo è quindi sensibilizzare sempre di più tramite serate e progetti a tema, utilizzando anche video come "possono accadere cose meravigliose" (link video https://youtu.be/6-nNy6a5saU) dell'Associazione Spazio Asperger.

E' stato affrontato il tema, ampio e non semplice da sviluppare in poche parole, tramite l'utilizzo di slides ricche di nozioni ed esempi, in modo da spiegare con più facilità un argomento complesso e che necessita di studi approfonditi. Una nota sul termine "comportamento problema", atteggiamento che può essere rischioso per il soggetto e per gli altri, per l'ambiente, che può ostacolare l'apprendimento e le relazioni sociali, riconoscibile tramite un algoritmo stabilito dagli studi. Si è proseguito con i parametri specifici che caratterizzano questi comportamenti ed esempi di studio in modo da realizzare quali comportamenti siano dovuti a disturbi e quali siano di normale frequenza, come gli stimming, o stereotipie, che sono azioni compiute anche dai neurotipici per scaricare la tensione. Aceti ha poi esposto le tappe di sviluppo dei disturbi dall'età infantile a quella adulta, evidenziando i fattori di rischio ed i comportamenti più frequenti, cercando di definire le funzioni dei comportamenti, rimarcando come in modo operativo sia necessaria la consultazione di professionisti.

 

Durante l'esposizione teorica ha inserito differenti esempi pratici per poter far partecipare attivamente alla discussione i presenti, la maggior parte genitori e insegnanti. Ottimo il riscontro da parte del pubblico, che ha voluto condividere esperienze personali, chiedendo consigli e fornendo idee su come l'Italia dovrebbe affrontare l'argomento. Tra le diverse discussioni, il prof Aceti ha voluto porre un quesito riguardo la scuola italiana, che da lui è lodata in quanto per etica è nobile far partecipare alla vita dei neurotipici anche chi soffre di disturbi dello spettro dell'autismo, ma che d'altra parte non prepara a dovere i docenti e l'ambiente per l'individuo autistico, rendendo la sua istruzione difficoltosa. Ha voluto anche informare i partecipanti che da giugno di quest'anno sarà di norma per l'Italia la creazione di NFA obbligatori per regione, ovvero strutture specializzate per l'autismo con personale qualificato a seguire in modo più frequente chi ne ha necessità.

La serata si è conlclusa con soddisfazione da parte del pubblico e dei relatori, che hanno condiviso, oltre a nozioni teoriche sull'argomento, anche momenti di vita e speranza per un cambiamento in positivo in ambito nazionale e mondiale perchè l'autismo ha bisogno di essere considerato ed affrontato senza paura e timore. Questo perchè, ha detto Aceti: "l'autismo non è una patologia, alcuni suoi comportamenti specifici lo sono, ma è un modo di essere che esige il suo spazio e la sua importanza".

M.Pen.
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