Merate: approfondimento su città sostenibili e inclusività


Si è partiti dal tema della città sostenibile per affrontare una serie di argomenti con esperti e offrire così alla cittadinanza spunti di riflessione e approfondimento che possono trovare concreta applicazione anche nel nostro territorio. A relazionare per l'iniziativa proposta dal gruppo consigliare "Cambia Merate" è stata la dottoressa Claudia Sala, esperta di sostenibilità e mobilità lenta. Davanti ad un nutrito pubblico la relatrice è partita esponendo le risorse che arriveranno dal PNRR, affermando che per progettare il futuro va letto oggi. "Noi dobbiamo fare della crisi una opportunità". Tra gli obiettivi che bisogna porsi, come amministratori ma più in generale come cittadini, ci sono quello di cambiare per arrivare a una sostenibilità il più equa possibile e quello di perseguire il benessere delle persone.

Claudia Sala

Ripensare la città e il territorio significa non solo adempiere agli scopi di agenda 2030 ma anche attrezzarsi per affrontare i cambiamenti climatici a cui ci si dovrà per forza di cose abituare e adattare. Le città, ha spiegato la relatrice nei 45 minuti tassativi che Aldo Castelli capogruppo di Cambia ha indicato quale parentesi temporale entro cui svolgere la mini-conferenza, sono i luoghi dove vive la maggior parte delle persone. Qui la gente si ammala di più, soffre di più, consuma più risorse. E per questa ragione è necessario prestarle una maggiore attenzione. In Italia abbiamo 7 auto ogni 10 abitanti, contro una media europea di 5. Il 50% degli spostamenti delle persone avviene entro il comune di residenza. Le principali cause di morte sono i tumori e le malattie del sistema circolatorio. Inquinamento, stile di vita, mobilità, sono tutti fattori che contribuiscono al benessere delle persone. In Italia si è più longevi ma questi anni in più sono caratterizzati dalla malattia.

Aldo Castelli

Sono dunque tanti i settori su cui si può e si deve lavorare per migliorare e per rendere l'ambiente al servizio del cittadino, dunque accessibile e più inclusivo possibile. La disabilità, infatti, può diventare parte della vita di ciascuno anche temporaneamente da qui la necessità che i servizi siano sempre più a portata di tutti, che le città siano pensate come spazi pubblici e sicuri dove i pedoni possano riprendersi aree che prima erano appannaggio esclusivo delle auto. Servono dunque politiche per modificare gli stili di vita per la società nel suo complesso e per l'ambiente. "La sostenibilità è fare di più con ciò che si ha per evitare di consumare nuove risorse" ha concluso la relatrice, prima di lasciare spazio alle domande, con chiaro riferimento al concetto di economia circolare.
S.V.
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