Il 1° aprile chiude la Riserva lago di Sartirana, un’alternativa è la valletta di Novate. Se l’assessore Albani saprà valorizzarla

A differenza della Riserva Lago di Sartirana, le zone ombrose sono poche, per lo più nella parte nord che scende verso Imbersago. Tuttavia la Valletta di Novate con la sua ragnatela di sentieri, resta la valida alternativa al giro attorno al lago, che dal 1° aprile sarà del tutto interdetto fino al 15 giugno nella parte meno sensibile e addirittura fino al 31 luglio nella fascia A, quella che cinge il lago a nord dal pontile sino al bagnolo.


U'immagine della spianata prima delle recinzioni, nel 2014. CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE




La valletta di Novate è accessibile dal Respiro di Robbiate, dalla via per Barbiano a Novate e da via San Rocco. Proprio di fronte allo stagno da cui un tempo partiva l'emissario Roggia Annoni che serpeggiava fino all'edicola votiva poi piegava a destra e andava a alimentare i canali del cosiddetto laghetto di Novate, circondato da alti pioppi, ricco di pesci e gamberi. Allora la valle era tutta libera, coltivata e utilizzata con rispetto dai turisti. Oggi una larga fetta è recintata. E qui è ancora aperta l'annosa vicenda, ferma al Consiglio di Stato, delle recinzioni che, secondo il regolamento vigente nel PGT non possono essere metalliche ma o di legno con altezza di cinquanta centimetri da terra o di cespugli.


Questo perché secondo il piano territoriale provinciale la valletta è il corridoio ecologico naturale di collegamento tra il Parco del Curone e il Parco Adda Nord. Un privato si è opposto e ha recintato la proprietà con una barriera metallica e tanto di cancellate. L'ingiunzione comunale di sostituzione è stata impugnata e ora pare si sia in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, anche se gli stessi assessori alla partita, Giuseppe Procopio, urbanistica e Andrea Robbiani, ecologia e ambiente, non hanno l'esatta contezza della situazione. Al netto delle aree recintate resta però una bella fetta di terreno attraversato da numerosi sentieri che conducono un po' ovunque, con una segnaletica che andrebbe migliorata.

All'assessore Forenza Albani che si occupa di promozione turistica e cultura suggeriamo di chiedere qualcosa di più di 7.200 euro per il 2022 da spendere per il turismo. Quella zona può essere molto valorizzata e attraverso i sentieri collegata ai due grandi parchi, creando così un percorso vita che lambisce sia lo stagno di San Rocco - non certo nella condizione di attuale putredine - sia la riserva di Sartirana agganciando il bel percorso denominato dalla Torre al Lago.

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Un po' di idea e si possono fare tante cose a bassissimo costo. Vanno bene 4 milioni per via Verdi o 800mila euro per sistemare piazza degli Eroi, ma si riesce a mettere sul piatto qualcosa in più di 7.200 per i percorsi turistici?
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