Lomagna: per i rincari del gas impegnati 23.500€ a Larioesco

Per mantenere il funzionamento dell'impianto termico comunale ibrido (biomassa legnosa e metano), l'amministrazione ha corrisposto al gestore LarioEsco una cifra extra di ben 23.500 euro per i soli primi tre mesi dell'anno. Nel 2020 era stato integrato un valore simile (20 mila euro spaccati) ma sull'intero anno solare. Un anno fa il vice sindaco Stefano Fumagalli aveva informato il Consiglio comunale che la società con sede ad Erba aveva intenzione di recedere dal contratto a causa della scarsa sostenibilità finanziaria dello stesso. Era arrivata persino a chiedere una forma di indennizzo di 220 mila euro. Lomagna aveva così nominato un legale che sembra abbia fatto tornare sui propri passi l'azienda.

Il motivo ufficiale che il Comune fornisce per questo riconoscimento extra di 23.500 euro viene ricondotto tuttavia al recente aumento vertiginoso del costo del gas. Dunque non si fa menzione dei precedenti che avevano fatto temere l'uscita di scena di LarioEsco dal project financing che sta portando avanti. Sebbene non sia stato un inverno particolarmente freddo, l'amministrazione evidenzia che "l'attuale situazione di crisi energetica internazionale ha portato un marcato incremento del costo delle materie prime, nel caso specifico il prezzo del gas naturale per un consumatore tipo in regime di tutela è aumentato da €/mc 70,66 (primo trimestre 2021) a €/mc 137,32 (primo trimestre 2022) ossia un aumento del 94,34%". Non vengono citati ulteriori dati puntuali circa le rilevazioni sui reali consumi e sulla fornitura del cippato.

La centrale termica serve cinque immobili comunali: la palestra, il Municipio, la scuola primaria, il centro polifunzionale e l'asilo nido. Viene alimentato da due caldaie da 200 kilowatt termici ciascuna. Una brucia il cippato legnoso e il calore generato viene messo in circolo dalla rete di teleriscaldamento. Questa caldaia dovrebbe garantire almeno il 70% del fabbisogno termico dei suddetti edifici. A completare le esigenze di riscaldamento c'è la seconda caldaia di backup che va a metano. In base alla tariffa stabilita il Comune versa al concessionario i corrispettivi per l'erogazione dell'energia termica (e per la manutenzione ordinaria). Per questo per gennaio e febbraio aveva già assunto gli impegni di spesa di 9.433 euro e per il mese di marzo di 4.717 euro. Dunque per il primo trimestre del 2022 sono stati riconosciuti i 14.150 euro standard, a cui sono stati aggiunti 23.500 euro, "bypassando i limiti mensili".

M.P.
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