Ecco i motivi per cui abbiamo chiesto con la mozione le dimissioni dell’ass. Falsetto

Francesco Manfredi,
Referente Forza Italia per Verderio e Consigliere
Comunale del Gruppo "Cambia Verderio"

Con la presente sono tenuto, in qualità di relatore della mozione con la quale abbiamo richiesto al Sindaco la revoca delle deleghe all'assessore Falsetto, a inviare nell'interesse dei cittadini e per dovuta trasparenza nei confronti degli stessi e dei lettori, integrazioni in merito all'articolo pubblicato riguardante l'ultimo consiglio comunale.

Nonostante la gravità della situazione che abbiamo vissuto a Verderio, leggo con rammarico che mancano delle informazioni utili affinché si comprendano i motivi per i quali il nostro gruppo consiliare si è trovato sostanzialmente obbligato a presentare la suddetta mozione. Per fare ciò, mi limiterò a riportare alcuni passaggi dell'introduzione che il 21 marzo ho espresso prima della lettura della mozione.

Il giorno dopo aver assistito alla pagina più triste della storia di quest'amministrazione, come gruppo consiliare ci saremmo aspettati per lo meno il manifestarsi di due eventi:

1. Scuse pubbliche e ufficiali di Falsetto nei confronti della cittadinanza, del consiglio comunale e dei colleghi Benedetti e Viani. Oltre che a dimissioni spontanee e irrevocabili.

2. Una presa di distanza chiara, netta da parte non solo del gruppo di maggioranza ma dell'amministrazione stessa, Sindaco in primis, rispetto alla violenza e all'aggressività dimostrata dall'assessore nella serata del 1 marzo.

Purtroppo, quanto sopra non è avvenuto. Anzi, si è addirittura manifestato l'esatto contrario.

Qualche giorno dopo, l'assessore Falsetto ha inviato un comunicato stampa ufficiale e condiviso dal gruppo di maggioranza nel quale si descriveva una realtà dei fatti distorta rispetto a quanto effettivamente avvenuto. Non sazio di ciò, arricchiva questo comunicato giustificando il suo operato in questo primo triennio rinfacciando ai cittadini di spendere ( coinvolgendo altresì i suoi colleghi di giunta ) tutto il compenso in spese verso il comune. Questo compenso, come l'assessore stesso precisa nel suo comunicato, ammonta a 400,00€ al mese. Il che significa, considerando i primi 3 anni di amministrazione, a circa 14.000,00€ totali. Tuttavia, come potevamo aspettarci, a oggi non vi è alcuna traccia di queste spese. E non ve ne saranno poiché rimarranno parole spese al vento e concetti espressi disordinatamente in un comunicato stampa non veritiero e a tratti offensivi nei confronti dell'intelligenza dei cittadini e dei lettori stessi. Semplici parole che facendo leva sull'ignoranza di coloro che non conoscono la realtà dei fatti, possono assumere valenza tale da offuscarne la loro veridicità la quale, fortunatamente, è sorretta dallo stato dei fatti. Ed è nostro compito, come gruppo di minoranza, lavorare facendo in modo che la realtà dei fatti rimanga la unica interlocutrice con la quale i cittadini possano confrontarsi nella loro quotidianità. La luce irradiata dalla realtà dei fatti illumina il buio dell'operato sinora profuso dall'assessore. E il Sindaco lo sa bene. Così come lo sanno bene anche i colleghi di maggioranza che manifestano malessere quando ci tocca ricordare loro che al termine di questo primo triennio i punti focali del programma elettorale di Siamo Verderio che fanno capo all'assessore Falsetto sono al momento un lontano miraggio nel deserto amministrativo dello stesso. Basti ricordare il centro sociale Il Platano. Chiuso per tutta la durata dell'assessorato Falsetto. O il centro sportivo. Che non avrà alcuna riqualificazione. E per coloro che non hanno ricordo, si invita a rileggere copia dell'impegno elettorale di Siamo Verderio, a oggi con grande rammarico agli occhi di cittadino purtroppo largamente disatteso. Ci auguriamo, ovviamente e nel pieno interesse della cittadinanza tutta, che tali impegni vengano affrontati con più incisività nel tempo rimasto a giungere a fine mandato.


A fronte di tutto ciò e considerando anche il più completo sostegno del gruppo di maggioranza all'atteggiamento aggressivo e violento perpetrato dal Falsetto nella serata dell'1 marzo, siamo stati dunque tenuti a presentare questa mozione. Purtroppo il tutto si è ancor più aggravato dalla posizione che tutti i consiglieri hanno avuto nei confronti della mozione. Averla respinta li rende complici dell'atteggiamento avuto del Falsetto, giustificando in un qualche modo che la violenza è sempre concessa. Perfino in un contesto istituzionale quale è il Consiglio Comunale, massima espressione locale della democrazia diretta. Riporto testualmente l'invito che ho personalmente diretto ai consiglieri comunali al termine del mio intervento di introduzione alla mozione.

" stasera, qualsiasi sia il risultato di questa votazione, ne uscirete, come gruppo di maggioranza, sconfitti. Sta a voi scegliere cosa siete disposti a perdere. Considerando che in gioco vi è, come si suol dire in gergo popolare, anche la vostra faccia. "

Purtroppo lo scorso 21 marzo hanno scelto la poltrona, decidendo di salvare l'assessore Falsetto e non l'immagine dell'amministrazione. Inoltre, la risposta del Sindaco alla nostra mozione si è rivelata del tutto fuori luogo. Citando l'art. 52 del TUEL comma 2, si è fatto riferimento alla normativa che regolamenta la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco e della Giunta. Incongruente alla richiesta contenuta dalla nostra mozione. Inoltre si è fatto riferimento agli stessi articoli del Consiglio Comunale richiamati dalla nostra stessa mozione mettendo a pari livello la discussione politica ( seppur onestamente a volte animata a Verderio ) all'atteggiamento oltre limite avuto dal Falsetto. Atteggiamento indegno e indecoroso nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Ed è dunque altresì doveroso, infine, dare un seguito a questa nostra " battaglia " a difesa dell'onorabilità dell'organo istituzionale e dell'amministrazione verderese portando dinnanzi al Prefetto il Sindaco. Richiesta che il mio capogruppo ha già avanzato nei giorni scorsi facendo pervenire al Sindaco stesso copia della missiva inviata.

Ai colleghi del Consiglio Comunale che hanno votato contro la mozione va infine il mio ultimo invito alla riflessione personale di quanto accaduto. La violenza va condannata. Sempre e comunque. Convintamente e incondizionatamente. E in qualsiasi forma essa si presenti
Francesco Manfredi
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