Lomagna: la preghiera della comunità alla Vergine di Batnaya


La parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Lomagna ha accolto domenica 27 marzo, la Madonna di Batnaya durante il vespro delle ore 16. La statua, che ora si trova posizionata all'interno della chiesa, era stata distrutta, nella piana di Ninive, per mano del sedicente Stato Islamico di Daesh. Grazie alla fondazione, Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), è stata portata in Italia, dove alcuni restauratori hanno rimesso insieme i pezzi e l'hanno restaurata.

Domenica pomeriggio, ad accoglierla è stato il gesto dei bambini che le hanno posato dei fiori di cartapesta in due ceste collocate ai suoi piedi, accompagnati dal canto dei numerosi fedeli. A celebrare il vespro e a dare la benedizione è stato don Andrea Restelli.

"Quando abbiamo deciso di fare questa settimana di preghiera e esercizi spirituali non c'era ancora la guerra, oggi ci troviamo di fronte a un dramma che ci porta a vivere questa settimana con la tragedia nel cuore, e le continue immagini di violenza" ha detto il sacerdote durante la predica. Riprendendo anche le parole di Papa Francesco ha ricordato ai fedeli il suo coraggio nel chiamare le cose con il proprio nome, come la guerra, e la richiesta del Pontefice di "cancellarla prima che sia la guerra a cancellare l'umanità".

"Abbiamo davvero l'opportunità di vivere questi giorni come un'occasione bella accanto a Dio, dove la nostra vita trova senso e troviamo senso alle domande a cui si fa fatica a dare risposta" ha proseguito don Andrea suggerendo ai fedeli di seguire la logica di Maria, "non andiamo da Dio soltanto quando le nostre cose non vanno bene ma seguiamo l'esempio di Maria che sta presso Dio e trova risposta ai turbamenti più grandi della vita" ha concluso.


Con questa accoglienza si è aperta la settimana di preghiera e di esercizi spirituali che proseguirà fino al 3 aprile. Il suo pellegrinaggio è simbolo di preghiera verso tutti i cristiani perseguitati nel mondo.

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F.Fu.
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