Il mastrogiardiniere/6: la cura del tappeto erboso. Come e quando tagliare, irrigare, concimare

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Buongiorno a tutti.

Oggi vorrei parlarvi di alcuni accorgimenti importanti ai quali pensare per la cura del vostro tappeto erboso, che dopo l'inverno avrà un aspetto sicuramente poco gradevole e quindi credo sia arrivato il momento di dargli una mano.

Le cure ordinarie che si dovrebbero fare per renderlo più verde e bello di quello del vicino sono poche ma essenziali.


1. A che altezza tagliare?

Non tagliatelo troppo basso. La maggior parte dei miscugli utilizzati per realizzare il tappeto erboso non sopportano tagli inferiori ad una altezza di 3 /4 centimetri, (le misure consigliate sono scritte normalmente sulla confezione delle sementi professionali) altrimenti soffrono per la moria delle plantule, e soprattutto perché questo favorirebbe la nascita delle infestanti negli spazi meno fitti del prato. Uno dei metodi più pratici per sapere di preciso a che altezza lo state tagliando, è quello di appoggiare un cartoncino sul prato appena tagliato, prendere un righello, fare in modo che il punto 0 tocchi la terra e poi sulla sua perpendicolare leggerete la misura che vi segna il cartoncino.



2. Quante volte tagliarlo?

Più frequentemente lo farete e meno il tappeto erboso si offenderà, vi consiglio almeno 1 /2 volte alla settimana soprattutto quando la crescita è veloce e favorita dal clima, non tagliatelo solo al sabato perché potrebbe piovere per due sabati di seguito e non oso pensare a come diventerà alto per il taglio successivo. Tagli poco frequenti portano ad un diradamento del tappeto erboso causato da una eccessiva asportazione dell'altezza del manto erboso, inoltre la frequenza di taglio ravvicinata anche più volte alla settimana li rende talmente belli da somigliare a campi da golf. Sarebbe poi importante utilizzare attrezzature consigliate da un professionista (il tosaerba andrebbe scelto in base alla superficie da tagliare) per poi tenerle sempre affilate e performanti facendo una buona manutenzione.



3. Come e quanto concimare?

Sicuramente se non diamo da mangiare al nostro manto erboso difficilmente potremo fare invidia al nostro vicino. Dovete, se è possibile, acquistare e utilizzare dei concimi complessi, detti a lenta cessione o lento rilascio, specifici per tappeti erbosi perché questi tipi di concimi cedono, sciogliendosi lentamente per circa tre mesi rilasciando gli elementi minerali come l'azoto, il fosforo e il potassio senza così rischiare il dilavamento e la perdita del nutrimento nella profondità del terreno. Sarebbero utili almeno tre concimazioni, durante tutto il periodo di maggiore sviluppo del manto erboso, in primavera, all'inizio dell'estate e a fine estate. Per non sbagliare le dosi del concime da distribuire, misurate la superficie del vostro tappeto erboso, leggete le istruzioni sul sacco di concime per il dosaggio al metro quadro e con una semplice moltiplicazione scoprirete le dosi da distribuire. Se non avete uno spandi concime professionale che vi facilita la uniformità di distribuzione, vi suggerisco per facilitare l'operazione, di miscelare per bene la quantità misurata in precedenza di concime totale in un sacchetto di terriccio universale da 50 litri così sarà più semplice distribuirlo con uniformità su tutta la superfice perché il colore del terriccio e più facile da vedere sul manto erboso e potrete capire in che modo e come lo state distribuendo.



4 Come e quanto bagnare?

Bagnare il manto erboso non tutti i giorni, ma poche volte alla settimana per non rischiare di creare un ambiente favorevole alle malattie fungine. È preferibile bagnare abbondantemente per fare arrivare l'acqua nel terreno in profondità e poter fare quindi da riserva idrica tra una bagnatura e l'altra. Se volete capire se state bagnando correttamente, la sera del giorno dopo che è stato bagnato appoggiate il ginocchio facendo peso per un minuto, se nel sollevarsi vedrete che i pantaloni si sono inumiditi e non inzuppati vuol dire che la quantità di acqua è corretta, io mi regolo sempre così.


Certo che un pochino di esperienza non guasta, buon lavoro.




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