Parco del Curone: un lettore segnala zona di grave pericolo. Risponde Zardoni (Gev)


Riporto il contenuto e allego foto della e-mail che ho inviato ( info@parcocurone.it ) lunedì 14 marzo al Parco del Curone, segnalando la pericolosità di un sentiero.
Oggi, domenica 20, ho ripercorso lo stesso sentiero e con stupore ho constatato che nulla è stato fatto per salvaguardare l'incolumità delle persone.
Cosa risponde la dirigenza del Parco Curone ?
Saluti 

Luigi Sala


Poche centinaia di metri dall'inizio del  sentiero numero 1 al Molinazzo, che costeggia il Curone in direzione Bagaggera, è franato un tratto e la staccionata è sospesa nel vuoto.
Maldestramente sono stati messi dei rami ed un inutile nastro bianco e rosso, ma non c'è nulla a protezione del bordo frana.
Un bambino può cadere e infilarsi sotto la staccionata sospesa, finendo nel torrente sottostante quattro o cinque metri ( vedi foto allegate ).
E' un punto pericolosissimo. Occorre intervenire immediatamente !
Ecco le coordinate geografiche del punto franato : 45° 41'58.2" N       9° 23' 32.1" E
Cordiali saluti  

Luigi Sala

 

Ecco la risposta del coordinatore GEV Giovanni Zardoni
Sono mesi che il dissesto in quel tratto è attivo, quanto definito come "maldestro" è solo un tentativo di segnalare il pericolo.
Il dissesto è tutt'ora in peggioramento ed il Parco ne sta progettando la sistemazione, ma occorrerà ancora del tempo, l'intervento sarà infatti impegnativo.
Andremo di nuovo a rafforzare la segnalazione del pericolo (si ribadisce, "segnalazione", non "risoluzione"), ma temiamo che se il dissesto proseguirà ci vedremo costretti a chiedere al Comune di competenza la chiusura del sentiero fino alla sua sistemazione.
Si coglie l’occasione per rammentare che, in ogni caso, ai sensi del Regolamento della Fruizione del Parco: "E’ responsabilità del visitatore acquisire ogni informazione circa le condizioni dei percorsi ed eventuali limitazioni al transito sugli stessi, circa le condizioni meteorologiche ed ogni dotazione (vestiario, calzature) necessaria per svolgere in condizioni di sicurezza le attività di fruizione nel territorio del Parco. In ogni caso la fruizione dei sentieri e dei percorsi nel Parco viene effettuata a rischio e pericolo del visitatore che se ne assume la responsabilità, anche nel rispetto delle proprietà private attraversate".

Giovanni Zardoni
Coordinatore Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone

 

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