Calusco: pullman ''Albani'' in Ucraina per recuperare profughi e portare cibo e beni


Sono stati 11 i pullman messi a disposizione da aziende di trasporto e ditte che la sera di sabato 12 marzo sono partiti da Saronno diretti in Ucraina con l'obbiettivo di recuperare quanti più profughi possibile. Tra questi anche un pullman "Albani" messo a disposizione dell'omonima azienda di Calusco d'Adda, che ha risposto all'appello lanciato dall'associazione Uguale. A guidarlo è stato Donato Alfiniti, ex-comandante della Polizia Locale di Merate.

I pullman, ha spiegato Donato Alfiniti, naturalmente non sono partiti vuoti, bensì carichi di cibo, medicinali e altri beni di prima necessità. "Non è stato facile viaggiare uniti per tutti questi chilometri" ha precisato. "Siamo partiti sabato sera, abbiamo sostato una notte più o meno a metà strada e poi siamo arrivati a Storožynec', vicino a Černivci, lunedì. Abbiamo attraversato Slovenia, Ungheria e Romania".

Prima di partire, per essere sicuri di poter varcare il confine, hanno preso contatti con un console ucraino, che ha garantito il permesso di raggiungere il paese. A bordo degli 11 pullman, oltre agli autisti e le provviste c'erano anche piccole squadre di medici, infermieri e personale addetto alla cura delle persone prese in salvo.

Donato Alfiniti

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"È stato un viaggio molto lungo, ma un esperienza molto bella, soprattutto vedere questa gente che ci ringraziava" ha continuato l'ec comandante di P.L. spiegando poi che il ritorno in Italia, in particolare a Bresso, presso il centro allestito da Croce Rossa, è avvenuto nella notte a cavallo tra martedì 15 e mercoledì 16 marzo, dove sono scesi dagli 11 pullman quasi 500 profughi, soprattutto donne e bambini.

"Voglio ringraziare la ditta Albani per aver partecipato a questo convoglio umanitario mettendo a disposizione un mezzo e chiedendo se qualcuno fosse disposto ad andare. È stata una bellissima esperienza. Noi eravamo il pullman numero 7 e durante il viaggio abbiamo rinominato il nostro mezzo ‘l'Amerigo Vespucci dei bus'".

Tra le tante persone portate in salvo da Alfiniti e gli altri autisti anche due giovani donne di Kryvyy Rig e le loro figlie di 9 e 3 anni, ora ospiti presso una famiglia di Arlate.

E.Ma.
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