Mandic: presidio della CGIL a difesa della sanità pubblica. ''Il privato sia integrativo e non sostitutivo”


Seconda tappa della CGIL a difesa della sanità pubblica, quest'oggi a Merate, al presidio Mandic.
Presente il referente Catello Tramparulo che dalle 11 con altri sostenitori davanti alla portineria del polo ospedaliero ha palesato le preoccupazioni che da tempo ormai attanagliano i sindacati e i lavoratori verso quello che sembra un vero e proprio "attacco" alla sanità pubblica a favore del privato.
Personale sottodimensionato, turn over elevato, rinforzi che non arrivano, lavoratori con ferie arretrate spaventose e ormai al limite della resistenza, prospettive poco chiare e non incentivanti, fughe verso altre realtà.
Sono solo alcune delle problematiche rilevate.

Catello Tramparulo

"Siamo fortemente preoccupati. Merate è da sempre al centro delle attenzioni per il suo destino. Le notizie che ci arrivano sono critiche" ha spiegato Tramparulo "C'è il tema delle cooperative nel pronto soccorso. Non ci arrivano notizie confortanti. Abbiamo reparti chiusi, come la psichiatria i cui pazienti sono quelli che hanno subito di più durante la pandemia. Vorremmo avere qualche certezza in più sulla riforma sanitaria. Qui non siamo attrattivi, dobbiamo capire il perchè. E' un tema che andrebbe seriamente affrontato alla radice. La richiesta della Cgil è un piano straordinario di assunzioni che vada oltre le sostituzioni. La nostra paura è che ci sia il privato pronto a fare affari. Il privato è importante, deve essere integrativo ma non sostituivo. Il timore è che il pubblico faccia le strutture ma non riesca poi a metterci il personale e finisca così per regalarle ai privati, già pronte".

La terza tappa sarà all'ospedale Manzoni di Lecco il prossimo 24 marzo.

Tre presidi in difesa della sanità pubblica, contro le esternalizzazioni e per la valorizzazione della medicina del territorio

Si parte dall'ospedale di Bellano il 10.03.2022, poi Merate il 17.03.2022 e si conclude a Lecco il 24.03.2022: tre presidi per affermare la difesa del servizio sanitario pubblico e l'assenza di un piano straordinario di assunzioni di medici, infermieri, OSS e personale amministrativo. La difesa del servizio sanitario pubblico in particolare nella nostra regione va rimesso al centro della discussione politica, il rapporto pubblico privato, la carenza di personale. È necessario ristabilire il ruolo centrale della sanità pubblica che non può in nessun caso essere equiparato quello dei privati, la sanita pubblica deve riprendere il proprio ruolo di garanzia sia del governo sia dell'erogazione dei servizi a partire da quelli territoriali. La sanita privata molto sviluppata e presente nella nostra regione ha certamente un ruolo importante, abbiamo molte strutture eccellenti anche nella nostra provincia, ma il suo ruolo deve restare integrativo e non sostitutivo. Le risorse del PNRR dedicate alla sanità, in particolare a quella territoriale individuano solamente le strutture da attivare (case di comunità. ospedali di comunità. centrali operative), ma non destina nessuna risorsa per il personale necessario per farle funzionare. In questa situazione se non si individua un chiaro piano straordinario di assunzione di tutti i profili professionali, il privato potrebbe essere l'unica soluzione. Purtroppo questo già accade nei nostri ospedali attraverso l’utilizzo di personale somministrato e in appalto. Le assunzioni non possono essere limitate alla sola sostituzione del personale dimesso per pensionamento, è necessario che le aziende sanitarie dichiarino il reale fabbisogno di personale per affrontare l'enorme carico di prestazioni accumulate anche per causa dell’emergenza pandemica, solo così potrà realmente affrontare l'annoso problema delle liste di attesa. Dobbiamo fermare il paradigma che se vuoi curarti devi rivolgerti al privato e pagare la prestazione, anche perché chi non dispone dei mezzi economici resterebbe inevitabilmente escluso dal diritto di cura. Investire nella prevenzione è l'unica strada per migliorare la condizione di salute dei cittadini ed evitare costi esorbitanti per il futuro.
Bisogna rafforzare i servizi sanitari e socio-sanitari, dare risposta ai bisogni e
ai disagi emergenti, si pensi ad esempio quando siano stati sacrificati i servizi
di psichiatria.
Per queste ragioni abbiamo deciso i presidi in difesa del SSN pubblico,
vogliamo non solo denunciare ma anche sensibilizzare i cittadini, creare
un'alleanza tra lavoratori e cittadini per una sanita pubblica e universale.


FP CGIL Lecco
Catello Tramparulo

S.V.
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