Merate: per la ''Casa della Musica'' si verso un ridimensionamento del piano interrato


Marianna Comotti ed Elena Formenti

E' tornata in commissione la "casa della musica" che sarà realizzata sulle macerie di cascina Galli, tra l'istituto geriatrico Frisia e il polo del soccorso di via degli alpini.
Nel corso della commissione ambiente e territorio, infatti, è stato presentato lo studio di "pre-fattibilità" alla presenza dei due ingegneri che lo hanno prodotto, Marianna Comotti ed Elena Formenti.

Le due proposte con una facciata e una copertura differente. La commissione ha espresso preferenza per la prima (in alto)


La seduta si è aperta con le premesse del sindaco Massimo Panzeri che ha spiegato la necessità di ridimensionare il progetto a fronte degli aumenti esorbitanti delle materie prime e dei successivi preventivati costi di gestione (energia elettrica, ecc).
La modifica principale, rispetto al progetto iniziale che era stato scelto a seguito della manifestazione di interesse, riguarda il parcheggio interrato che da 1.923 mq passa a 495 mq, portando così a ragionare su una trentina di spazi di sosta che si sommeranno a quelli già presenti in superficie.
Le aule resteranno le stesse (20, 8 al piano terra e 12 al primo), si ipotizza di mettere al centro della costruzione principale i locali tecnici nel caso si potessero ravvisare dei risparmi, l'accessibilità agli spazi è rimasta la medesima, le aule della musica moderna saranno al piano terra. Sono state presentate anche due alternative alla parte frontale e alla copertura: una con una parete vetrata e l'altra con una sorta di "disco".

Qualche perplessità è stata sollevata dal gruppo di minoranza.

Anzitutto l'assenza di un auditorium che costringerebbe, in caso di "concerti" con pubblico, a spostarsi in municipio. Il consigliere Roberto Perego ha chiesto di valutare l'utilizzo dello spazio centrale dove si trovano due aule speculari da poter "unire" ricavandone così un'area più ampia e fruibile.
Il consigliere Alessandro Pozzi si è mostrato perplesso sul rischio di commistione e di "disturbo" tra un'aula e l'altra in caso di esecuzioni contemporanee tra più scuole.
Soddisfatti, invece, i rappresentanti delle associazioni che hanno auspicato una sempre più fattiva collaborazione e interazione tra i vari sodalizi e la città nel suo complesso.
S.V.
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