Montevecchia: rammarico del gruppo lettura sulla nuova biblioteca

“Disappunto e rammarico” emerge dal Gruppo di Lettura di Montevecchia e dai volontari della biblioteca per il venir meno delle condizioni per attuare il progetto della nuova biblioteca in via del Fontanile. Gli appassionati di libri, che si riuniscono mensilmente dal 2017 per commentare e discutere su ciò che leggono, sono rimasti dispiaciuti per lo stop all’investimento, causato dalla rinuncia da parte della ditta che avrebbe dovuto realizzare l’opera, insostenibile dal punto di vista economico dato l’aumento dei prezzi delle materie prime. Il contratto non era in realtà mai stato firmato né dall’amministrazione passata (che ha fatto scadere i termini per la stipula dell’accordo) né tantomeno da quella attuale [clicca QUI].


Vista aerea dello stato attuale dell'area in via del Fontanile
Il Gruppo di lettura e i volontari della biblioteca sottolineano che i servizi sportivi non sono i soli ad essere richiesti dalla popolazione. Parte di essa cerca infatti nuovi stimoli dalle attività culturali che l’opera pubblica avrebbe portato con sé, promettendo di diventare un centro di aggregazione per tutte le fasce di età. “Gran parte della popolazione di Montevecchia è giustamente orgogliosa delle strutture sportive che contribuiscono all’intrattenimento e formazione dei nostri ragazzi e della comunità tutta – scrive il gruppo in un comunicato – Vi è tuttavia una fascia consistente della popolazione, che sente la carenza di strutture culturali, ugualmente necessarie per giovani e meno giovani, al pari di quelle sportive”.


Rendering del progetto della biblioteca
La biblioteca comunale attuale è limitata negli spazi della parrocchia, nella struttura dell’oratorio. Riesce ad ospitare circa 8 mila volumi e 5 riviste in abbonamento. È suddivisa in appena due sezioni: quella “ragazzi” e quella “locale”. Il progetto prevedeva la costruzione di un nuovo edificio in via del Fontanile delle dimensioni complessive di 17,54 x 18,59 metri. Avrebbe ospitato nelle ipotesi almeno 10 mila volumi (oltre all’archivio). All’interno, davanti alla porta d’ingresso si immaginava un desk accoglienza per la postazione della bibliotecaria nella sala principale. Lì avrebbe trovato spazio anche un’area per la consultazione con qualche posto a sedere. In un angolo, la zona dedicata ai più piccoli. Il fabbricato sarebbe stato completato con una sala polivalente per eventuali conferenze o altre attività, i servizi igienici e un patio a cielo aperto. Il costo era sostanzialmente raddoppiato – senza che vi fossero state significative modifiche all’idea originale – dai 340 mila euro promessi durante quella sorta di “referendum”, che era stato indetto per votare l’ipotesi realizzativa prediletta, ai 602 mila euro del progetto messo a gara.


La planimetria di progetto
“La struttura attuale risulta palesemente inadeguata a svolgere il ruolo a cui è chiamata: di ritrovo, aggregazione, stimolo e scambio di idee per tutte le fasce dei cittadini. Si lamentano infatti la mancanza di spazio per il materiale divulgativo quali libri, DVD, ecc.; ma anche per quei supporti indispensabili all’accoglienza dei fruitori dei servizi: tavoli, seggiole, dotazione elettronica, servizi igienici” scrive ancora il Gruppo di lettura di Montevecchia, che si domanda come potranno essere impiegati i 100 mila euro già stanziati dalla Regione, le donazioni e i contributi di privati e associazioni che avevano partecipato alla raccolta fondi. In ultima analisi, il Gruppo di lettura pungola l’amministrazione in carica perché Montevecchia possa avere un nuovo centro culturale.



Il comunicato è arrivato a poca distanza dal Consiglio comunale che si terrà stasera, giovedì 17 marzo, in cui verrà discussa un’interpellanza su questo tema avanzata dal gruppo di minoranza.
M.P.
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