Corrispondenza da Cernihiv/1: 5.09 siamo in cantina, sopra l'inferno di razzi e bombe


Cari amici

dopo la telefonata di lunedì vorrei spiegare la situazione di Cernihiv. Sono le 5:09 e scrivo dalla cantina dove sto nascondendo perché 20 minuti fa suonata la sirena di probabile attacco aereo/missilistico. La città di Cernihiv e una delle città più colpite. Ogni notte subisce attacchi aeri e bombardamenti.

Non potevo mai crederci di un disastro del genere che poteva succedere. In questi giorni stati bombardati scuole,asili, ospedali, hotel in pieno centro della città, l'università e tantissimi palazzi civili. Ho sentito il direttore del Ospedale regionale di Cernihiv con quale abbiamo realizzato insieme progetti medici e mi ha risposto che "per ora dobbiamo sopravvivere e salvarci" e molto difficile identificare cosa servirà perché ogni notte continuano a bombardare la città e di giorno sparano con tutti altri mezzi pesanti. Speriamo che verrà trovato un accordo e finisce la guerra.

Le strutture possono essere ricostruite ma le vittime no. Abbiamo in casa uno dei eserciti più grande al mondo e pure incivile sparano e distruggono tutto quello che vedono in giro. Ad giorno oggi 85 vittime solo i bambini che danno le statistiche ufficiali in realtà  penso molti di più. Purtroppo identificare da fare un progetto per ora non è possibile. Non sappiamo che priorità è necessità ci sarà. Idioti continuano a fare i danni ogni giorno. Con tutti gli sforzi che abbiamo fatto insieme con voi per migliorare la nostra sanità pregiamo solo che non viene distrutto quello che stato già fatto.

Sappiamo che state raccogliendo tantissimi aiuti e fondi ma in questo momento non possono raggiungere Cernihiv non abbiamo corridoi verdi ( esercito uno dei più forti al mondo 20 giorni non riesce prendere una città per la pace di 280 mila persone) e per ciò non fanno i corridoi verdi. Appena sarà possibile di entrare in città riprendiamo il nostro lavoro e identifichiamo insieme con voi i progetti da realizzare in base alle necessità e priorità. Ringraziamo da tutto il popolo ucraino per il vostro immenso aiuto che state già dando per i profughi donne e i bambini. Per tutti aiuti che arrivano al confine raccolti da tutti cittadini italiani cibo e generi di prima necessità. Speriamo che in breve potranno raggiungere anche Cernihiv questi aiuti. Tantissima gente viveva già prima di giornata e ora tantissimi veramente fanno la fame in pieno senso di questa parola.

Fondazione pro infanzia
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