Merate: dopo 3 mesi chiude l'hub vaccinale. Fondamentale il ruolo del volontariato


Gli ultimi cittadini a richiedere la vaccinazione sono arrivati poco prima delle 19 ad hub...già chiuso. Ieri, infatti, martedì 15 marzo il presidio allestito a dicembre nell'area Cazzaniga ha concluso la sua operatività. Da programma avrebbe dovuto terminare alle 18 ma la presenza di diverse persone ha allungato i tempi fino alle 18.30 circa quando poi sono stati spenti i pc, chiuse le linee vaccinali e congedati medici, infermieri e operatori sanitari.

Poco dopo due donne percorrevano il corridoio per verificare l'eventuale possibilità di ricevere, fuori tempo massimo, la vaccinazione.
In questi ultimi giorni, probabilmente perchè da quest'oggi l'unico polo vaccinale aperto è quello dell'ospedale Manzoni di Lecco, l'afflusso all'hub meratese è stato notevole e non sono mancati i commenti di dispiacere per la sua chiusura che ora costringerà, salvo rivolgersi alle farmacie e trovare posto, ad andare fino nel capoluogo di provincia.
Martedì le prenotazioni principalmente per terze dose, con qualche seconda e quarta, erano 66. Ne sono state eseguite 120. Lunedì quelle prenotate erano 71, 144 quelle somministrate.
Dal 18 dicembre al 15 marzo le inoculazioni sono state circa 38mila, con una preponderanza di dose booster.

4 le linee vaccinali presenti che sono arrivate a erogare, nei momenti di picco, fino a 800 vaccinazioni giornaliere. Un centinaio i volontari che hanno ruotato per far funzionare la macchina, gestendo il flusso di prenotati e non prenotati, indirizzando le persone nel percorso dall'accettazione fino al post-iniezione e dando supporto al personale impegnato nella parte sanitaria.
Al solito il terzo settore ha svolto egregiamente il suo insostituibile ruolo. C'erano Amis di pumpier, alpini, Anvvf, Croce bianca, Casa amica, Auser, Avo, Fabio Sassi, Faresalute e poi personale volontario da Merate, Montevecchia, Olgiate Molgora, Verderio.

Chiuso il sipario sull'hub nel centro cittadino, ora il meratese dovrà rivolgersi all'ospedale Manzoni. Da regione era arrivato l'invito alle ATS a coinvolgere "maggiormente le farmacie territoriali e le Cooperative dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta". Al momento informazioni precise e dettagliate in merito non sono giunte.
L'area Cazzaniga è tornata dunque nelle disponibilità dell'amministrazione comunale che dovrà decidere come operare per gli spazi, prima occupati da ArteE20, quindi eventualmente optare per un'altra manifestazione di interesse per assegnarne la gestione.
S.V.
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