Lomagna: presentate in consulta sei ipotesi per riorganizzare la viabilità in centro

È stato presentato in Consulta Territorio lo studio sulla riorganizzazione della viabilità in centro a Lomagna, atteso dai residenti in via XXV aprile. A realizzarlo è stato lo stesso estensore del Piano Urbano del Traffico di Lomagna, l'ingegner Andrea Debernardi, insieme all'ing. Francesca Traina Melega. Ed è proprio dai calcoli del PUT che si è partiti per delineare il contesto. Quelle previsioni sono state confrontate con i dati effettivamente rilevati direttamente dalla Polizia locale e dal sistema di videosorveglianza, appurando che vi fosse una sostanziale corrispondenza.

Lo studio è stato commissionato dall'amministrazione comunale a seguito delle rimostranze dei residenti di via XXV aprile che lamentano il troppo traffico lungo la via e chiedevano l'inversione del senso di marcia per la loro via. L'analisi propone sei ipotesi, ognuna con dei pro e dei contro per quanto riguarda l'impatto che la riorganizzazione avrebbe sui flussi veicolari interni a Lomagna o per quelli transitanti che arrivano e si dirigono altrove. E proprio una riflessione sulle ripercussioni negative non ha ancora fatto prendere una posizione all'amministrazione. Nemmeno la Consulta ha caldeggiato una precisa ipotesi durante la serata di presentazione. Non si può escludere che in ultima battuta non si decida di mantenere la situazione attuale, fermo restando l'istituzione dell'area 30 km/h in centro paese e l'incremento della segnaletica. Anche perché i dati dimostrano che i controlli degli agenti di Polizia per far rispettare la ZTL hanno fatto diminuire i transiti di oltre il 40%. Debernardi ha inoltre osservato come la situazione di via XXV aprile "non sia il principale problema viabilistico di Lomagna". Sono più trafficate via Milano, via Martiri della Libertà, via Roma, via Gargantini e via Garcia Lorca, che "subisce" il transito dei mezzi pesanti diretto alle ditte della zona.

 

L'ing. Andrea Debernardi

Il vice sindaco Stefano Fumagalli, al termine dell'esposizione e delle domande dei componenti della Consulta, ha evidenziato che da quando l'organico della Polizia locale è a regime si stanno raggiungendo dei risultati incoraggianti. Si è detto aperto a valutare quali azioni intraprendere alla luce dello studio, ma allo stesso tempo ha dichiarato che non c'è urgenza.

In via XXV aprile in un giorno feriale tipo passano 3.900 veicoli. Nell'ora di punta del mattino il transito medio è di 250 mezzi, che salgono a 348 nell'ora di punta serale. Comparando i dati della telecamera di via XXV aprile al resto della rete di videosorveglianza è stato possibile constatare che solo in parte (36%) sono veicoli "transitanti", vale a dire mezzi che passano in entrata e in uscita nell'arco di 15 minuti. E va considerato che in quel 36% rientrano anche i residenti delle zone periferiche del Comune, come la Fornace, che stanno al di là dei varchi della videosorveglianza. I transiti per via XXV aprile provengono principalmente da via per Osnago e in misura minore da via Volta. Sono diretti soprattutto verso via Martiri della Libertà, ma anche verso via Milano.

Come detto, lo studio di Debernardi avanza sei differenti proposte di modifica della viabilità, l'ultima è stata integrata in un secondo momento in quanto le precedenti cinque non avevano convinto la Giunta. Seppur in misura differente, pressoché tutte le soluzioni sono a favore di via XXV aprile, ma con ripercussioni negative sulla viabilità dei Comuni di cintura.

Lo scenario A prevede la sola inversione di senso in via XXV aprile, che vedrebbe passare meno auto (riducendo il numero di veicoli da 3.500 a 2.700). Aumenterebbero ulteriormente tuttavia i transiti da via Garcia Lorca, ben 1.800 in più, e in via Pascoli (+1.600), ma anche in via Roma. Effetti simili con lo scenario B, in cui l'inversione di senso è doppio: sia in via XXV Aprile sia in via IV Novembre, dove sarebbe opportuno effettuare qualche intervento di adeguamento all'incrocio.

Lo schema C vede l'inversione di senso di una porzione viaria centrale (via XXV Aprile, via Roma e un tratto di via Osnago). Una scelta che renderebbe fragile via Colombo, con un incremento stimato di 5 mila veicoli giornalieri. Aumenterebbero i passaggi anche in via IV Novembre, seppur in misura più contenuta (+800).

Lo scenario D vede invertito tutto il centro storico, oltre che via XXV Aprile. Questa soluzione appesantirebbe l'asse via Volta-via Martiri della Libertà, per 1.400 veicoli in più. Verrebbe agevolato il traffico da Nord. Criticità emergerebbero per la svolta in via Gargantini, che è piuttosto stretta.

 

Il comandante della PL Ronny Papini

L'ipotesi E è stata quella più caldeggiata da Debernardi, o comunque la più difesa dalle critiche dei componenti della Consulta. Prevede il divieto di svolta a sinistra per via XXV Aprile, per chi giunge da via per Osnago. Verrebbe creata una sorta di rotonda dal diametro di 25-30 metri all'angolo con via Volta, sacrificando una porzione del parcheggio del campo sportivo, per consentire agli automobilisti di fare un'inversione a U in sicurezza e girare dopo pochi metri in via XXV Aprile. Secondo l'esperto questo espediente disincentiverebbe quel tipo di percorso, seppur di appena 400 veicoli al giorno.

Infine lo schema F, molto simile a quello A, ma l'inversione di senso riguarderebbe anche la via Bucchi, ovvero la stradina che abbraccia l'edificio delle ex elementari in via Roma, ora sede della biblioteca. Quest'ultimo accorgimento farebbe ridurre gli impatti nell'area centrale (Municipio, biblioteca, oratorio).

I residenti di via XXV Aprile si sono lamentati nuovamente della mancata attivazione del controllo elettronico ed automatizzato della ZTL. È stato ribadito che il Ministero non ha concesso di sanzionare attraverso l'uso della telecamera, non avendo ravvisato l'interesse pubblico. "Siamo già al limite del Codice" ha aggiunto Debernardi sulla situazione attuale, una Zona a traffico limitato nelle due fasce orarie più critiche. Il comandante della Polizia locale, Ronny Papini ha tuttavia risposto alle perplessità di un residente circa l'ammissibilità della ZTL: "Non è abusiva perché è limitata a specifiche fasce orarie e trova fondamento in una delibera di Giunta e nella successiva ordinanza. Non avrebbe alcuna motivazione invece se fosse allargata ad altre fasce orarie come a metà giornata".

M.P.
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