Merate: riunione di sodalizi per l’Ucraina. Ma senza esponenti dell’Amministrazione


L'oratorio di Merate


L'accenno, molto discreto, com'è nel suo stile, l'ha fatto Fabio Tamandi nella veste - onorata - di capogruppo data l'assenza (o l'impossibilità?) di essere presente in aula Paolo Centemero. Nell'ambito del dibattito sulla mozione presentata dal gruppo di minoranza "Cambia Merate" Tamandi ha rilevato come sia giunta notizia di una riunione tra diverse associazioni tenutasi all'oratorio il 7 marzo scorso. Al centro dell'incontro le modalità proposte per dare aiuti concreti agli ucraini, soprattutto a coloro - i più fortunati - che arriveranno nel territorio. Un'iniziativa autonoma, certamente legittima, presa però senza invitare rappresentanti dell'Amministrazione comunale e, in particolare, l'assessore Franca Maggioni. Il capogruppo in pectore ha ricordato come "... vi sia la possibilità di organizzare incontri tra associazioni attraverso l'apposita Consulta che è la naturale portavoce delle esigenze dei cittadini e pertanto opera con lo scopo di portare a conoscenza dell'Amministrazione comunale le problematiche e le aspettative dei cittadini. . . . . La Consulta favorisce il coordinamento delle associazioni iscritte nei registri comunali, nel rispetto delle loro autonomie. Sicuramente in questo momento sarebbe (stato) utile prevedere un incontro".

Al termine della riunione le associazioni presenti hanno concordato di

a)
promuovere tutti insieme una raccolta fondi a supporto di alcune realtà che operano a favore della popolazione ucraina nel settore assistenziale e sanitario.

b) Intervento territoriale: con iniziative da organizzare successivamente, proseguire la collaborazione tra le associazioni del territorio per sostenere nel tempo le necessità e i percorsi delle persone che verranno accolte nel meratese. Ci saranno infatti tanti bisogni ai quali sarà necessario rispondere, e le associazioni potranno sicuramente costituire una rete di aiuto molto concreto.

C) aggiungiamo noi, coordinarsi con l'Amministrazione comunale per un'azione unitaria centrando obiettivi condivisi onde evitare che il Comune organizzi iniziative diverse da quelle messe in campo da una parte delle tante associazioni cittadine.

Il municipio di Merate tinto con i colori dell'Ucraina

Va aggiunto che proprio a sostegno di quanto detto da Valeria Marinari, come riportato nel verbale, la storica associazione Cassago chiama Cernobyl sta dando vita a un'iniziativa molto finalizzata a sostenere la regione di Cernigov, all'interno della quale stanno gli impianti della centrale nucleare di Cernobyl, e dove da molti anni vengono inviati apparecchiature medicali anche importanti (sale operatorie, Tac, Ecografi, mammografi) per l'ospedale regionale e i presidi minori. La situazione in quella regione è catastrofica ma grazie ai contatti consolidati negli anni potrebbe essere possibile inviare medicinali oggi scarsissimi, soprattutto lacci emostatici, antidolorifici, siringhe.

 

Nei prossimi giorni l'Associazione e il parallelo comitato di volontari renderà noto un conto corrente finalizzato esclusivamente a sostenere i presidi sanitari della regione di Cernicov.

 

VERBALE 7 marzo 2022 – Rete associazioni per la pace

La riunione si è tenuta il giorno 7 marzo 2022 ore 20.15 presso l'oratorio di Merate.
Presenti i rappresentanti delle associazioni: Pastorale giovanile di Merate, Caritas, Lilt, Unitalsi, Mehala, Dietrolalavagna, Proloco Merate, La nostra mela, Emergency Merate, Rotellistica Roseda, Associazione Amis du Pumpier de Meràa, Amnesty International gruppo 126 Merate, L'altra metà del cielo, CSI Brianza.
In discussione la possibilità di organizzare un'iniziativa unitaria di solidarietà rivolta alla popolazione ucraina vittima della guerra.
La riunione inizia con uno scambio di informazioni tra i partecipanti:

-Carlo Porro comunica che all'interno del territorio sono state realizzate diverse iniziative di raccolta viveri e indumenti: dalle informazioni ricevute, sembra che la popolazione del nostro territorio abbia risposto con grande generosità e che attualmente non sia necessario raccogliere altro per problemi di stoccaggio e distribuzione del materiale. Aggiunge che i direttore della CONAD di Merate ha messo a disposizione gli spazi del supermercato per un'eventuale raccolta, che potrebbe anche essere finalizzata a prodotti specifici (medicine..) non ancora raccolte dalle altre associazioni. E’ però necessario affrontare il problema della logistica (dove riporre il materiale) e del coordinamento tra le varie associazioni.

Un'altra ipotesi è invece promuovere, come “unione” delle associazioni del meratese, una raccolta fondi diffondendo l’iniziativa attraverso i propri canali o organizzando un evento/flashmob.

Comunica inoltre che il comune di Merate, come altri comuni del territorio, sta raccogliendo le disponibilità dei privati all'accoglienza dei rifugiati (cfr. allegato). Nella prospettiva di un incremento degli arrivi, si potrebbe anche pensare di costituire una specie di fondo per aiutare le famiglie che arriveranno e che avranno sicuramente necessità di supporto a lungo termine.

Valeria Marinari di Caritas comunica che, se si volesse comunque organizzare una raccolta, l'associazione Cassago chiama Cernobyl si è resa disponibile per un'eventuale collaborazione in merito a stoccaggio e distribuzione dei materiali. La Caritas invece ha fatto la scelta di raccogliere esclusivamente offerte in denaro, da utilizzare per sostenere realtà in loco attraverso contatti già attivi:
https://caritasambrosiana.it/area-per-la-stampa/approfondimenti-area-per-la-stampa/gli-interventi-caritas-in-ucraina-nei-paesi-di-confine-in-italia

Gabriele di Emergency comunica che per ora la sua associazione sta raccogliendo, a livello territoriale, la disponibilità all'accoglienza delle famiglie in fuga, mentre la raccolta fondi è sospesa in attesa di capire se e come sia possibile intervenire sul territorio ucraino:
Un nostro team in Romania e Moldavia per fare una ricognizione dei bisogni e valutare la possibilità di un nostro intervento sul campo in aiuto dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina | EMERGENCY

Un nostro team in Romania e Moldavia per fare una ricognizione dei bisog...

Amalia Bonfanti dell’associazione L’Altra metà del cielo comunica che la propria
associazione ha deciso di supportare con 1000 euro la proposta della D.I.Re sostenendo la rete antiviolenza ucraina, con la quale è già attiva una collaborazione:
https://www.direcontrolaviolenza.it/reti-di-donne-per-la-pace-d-i-re-lancia-una-raccolta-fondi-per-sostenere-le-organizzazioni-di-donne-in-ucraina/

Dopo la discussione delle proposte, don Davide propone due livelli di possibile supporto:

1- Livello extraterritoriale, da attuare subito: promuovere tutti insieme una raccolta fondi a supporto di alcune realtà che operano a favore della popolazione ucraina nel settore assistenziale e sanitario.

2- Intervento territoriale: con iniziative da organizzare successivamente, proseguire la collaborazione tra le associazioni del territorio per sostenere nel tempo le necessità e i percorsi delle persone che verranno accolte nel meratese. Ci saranno infatti tanti bisogni ai quali sarà necessario rispondere, e le associazioni potranno sicuramente costituire una rete di aiuto molto concreto.

Dopo ulteriore discussione viene quindi deciso di accogliere le due linee di intervento e di procedere in tal modo:

-entro qualche giorno verrà predisposto un volantino (Tina) che verrà fatto circolare attraverso i social e la stampa locale, nel quale le associazioni del meratese (senza loghi ma con l’elenco delle associazioni aderenti) invitano la popolazione a versare offerte sugli IBAN o sui siti delle seguenti associazioni: Caritas ambrosiana, D.I.Re (Donne in rete contro la violenza) e Medici senza frontiere (in attesa che Emergency attivi una raccolta specifica rivolta all’Ucraina) in quanto ha già avviato interventi di medicina d’urgenza:

https://www.medicisenzafrontiere.it/landing/emergenza-ucraina/?donor_type=1

Filippo della Proloco Merate preparerà un comunicato da inviare alla stampa locale.

Le adesioni delle associazioni interessate a diffondere l’iniziativa vanno inviate ENTRO VENERDI’ 11 MARZO PV a Maria Rosa Panzera dell’associazione Dietrolalavagna: info@dietrolalavagna.it

Cristina Mazza si preoccuperà di diffondere l’invito a tutte le associazioni che partecipano alle consulte sociale e cultura.

Nel prossimo incontro, che verrà fissato in data da definirsi, si discuteranno invece le iniziative finalizzate ad un intervento a lungo termine.

La riunione viene chiusa alle ore 21.05.

 

 

 

 

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