Il Mastrogiardiniere/4: la preparazione del terreno prima di coltivare piantine da orto

Buon giorno,

oggi vi parlerò della preparazione del terreno, e di quanto sia importante fare questa operazione prima di coltivare le nostre piantine da orto.

L'obiettivo principale è quello di aiutare l'apparato radicale a svilupparsi nel miglior modo possibile dando la possibilità alle radici di esplorare a fondo il terreno, entrare in simbiosi con la microflora, e trovare durante l'esplorazione tutti gli elementi nutritivi per poter crescere.

Qual è il periodo migliore?

Ad essere sincero, il periodo migliore per intervenire e preparare il terreno sarebbe all'inizio dell'inverno, novembre, quando nel nostro orto rimane ben poco. Tuttavia se questa operazione colturale viene eseguita nel periodo post invernale, il terreno verrà aiutato anche dal potere disgregante del gelido freddo.

La prima cosa da fare sarebbe quella di togliere tutte le erbacce che sono scappate durante le fasi di coltivazione del nostro orto, le quali altrimenti entrerebbero in competizione con le nostre colture, e togliere anche i rimasugli delle piante morte e moribonde di pomodori, melanzane peperoni e altri ortaggi che stanno lentamente morendo: tutta questa sostanza organica andrebbe buttata in un angolo per evitare il rischio di trasmissione nella coltivazione futura delle malattie fungine.

La seconda cosa da fare è quella di distribuire e reintegrare un buon e abbondante ammendante, tipo letame o compost maturati almeno 10 /12 mesi nella compostiera.

Non utilizzate della sostanza organica fresca perché passerà molto tempo prima che possa essere utile all'apparato radicale delle piante da orto, in quanto dovrà essere prima metabolizzata, lentamente dalla microflora presente nel terreno.

La terza fase è la vangatura, questa operazione serve per interrare la sostanza organica distribuita durante il ribaltamento del terreno, ridare sofficità al terreno, e dare la possibilità all'ossigeno di essere di nuovamente presente nei macro-pori del terreno.

La profondità di lavorazione del terreno dovrà essere più o meno di 30 centimetri.

Abituatevi a rivoltare il terreno con la vanga nel periodo pre-invernale perché vangando si riduce oltretutto il rischio dei ristagni idrici e poi con la fresatura meccanica in primavera per raffinare al meglio il terreno e renderlo più pronto ai trapianti e alle semine

Interrando la sostanza organica prima dell'inverno la microflora comincerà a svilupparsi e a crescere, spinta dalla presenza della sostanza organica e ad essere presente in grande quantità nella primavera successiva nelle prime importanti fasi di sviluppo entrando in simbiosi con l'apparato radicale



Ultima cosa ma non meno importante, dobbiamo pensare anche a distribuire un po' di concime complesso che aiuterà a dare ulteriore energia alle piante da orto.

Abituatevi ad utilizzare del concime a lenta cessione il quale cederà lentamente le sostanze minerali in esso presenti, per non rischiare di bruciare con lo scioglimento le delicate radici che si stanno sviluppando.

Se avete dubbi, non esitate a chiedere sempre consiglio al vostro giardiniere (o al sottoscritto scrivendo una mail al giornale) oppure leggete attentamente le istruzioni sulla confezione dove vengono indicate le dosi di distribuzione al metro quadro.

Il concime andrà distribuito uniformemente su tutto il terreno, e dovrà essere interrato per bene con una leggera zappatura, un attimo prima di seminare o trapiantare le vostre piante da orto.

Buon lavoro alla prossima,

Antonio il Mastrogiardiniere

Se hai domande, consigli, curiosità scrivi a redazione@merateonline.it




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