Un'altra voce fuori dal coro

Anzitutto ringrazio il giornale che offre l'opportunità di esprimere anche del dissenso e non esercita censure in merito come invece mi pare sia la prassi attuale dei media. Scrivo un breve messaggio anche se, da sanitario sospeso a causa di una scelta personale divergente da quella imposta col ricatto, mi piacerebbe dilungarmi su argomenti spinosi. Non lo farò perché lo ritengo ormai inutile. Le posizioni si sono troppo irrigidite e si scatenerebbero reazioni magari aggressive. Vorrei però esprimere la mia solidarietà a PT e Mariacristina che hanno scritto a proposito della scelta del Comune di richiedere il super green pass per consentire l'ingresso agli uffici pubblici ai cittadini che necessitano di usufruire di servizi per cui pagano le tasse. Ritengo che il Green pass sia un mezzo per indurre con l'estorsione le persone a vaccinarsi, che non sia un mezzo sanitario per contenere i contagi in quando è ormai assodato che le persone vaccinate diffondono il virus come quelle non vaccinate e che sia un terribile strumento di discriminazione e limitazione della sana vita sociale e sportiva tra i giovani che, se sprovvisti della tessera non possono neppure prendere il bus per frequentare la scuola. Assisto rattristata e sgomenta all'utilizzo forzato di questo lasciapassare che non si basa su alcun buonsenso ma che è un mezzo punitivo nei confronti di persone che hanno deciso di non farsi vaccinare, non per egoismo o menefreghismo ma perché probabilmente hanno paura e non riescono a riporre la loro fiducia in una medicina che in due anni ha cambiato versione continuamente e non si è mai concessa a un contraddittorio con una vasta categoria di sanitari e ricercatori che sostenevano versioni diverse. Auspico che l'umanità si riappropri della facoltà di porsi delle domande e di riflettere prima di accettare pedissequamente tutto quello che viene propinato da TV e giornali all'interno di un circo mediatico che ha indotto una specie di ipnosi collettiva. Cordiali saluti e grazie