In provincia l'incontro con i comuni per i lavori al san Michele. ''Serve fare sistema''

Durante l'incontro avvenuto mercoledì 9 marzo tra Provincia e Comuni meratesi limitrofi al ponte san Michele si sono accomodati accanto ai sindaci di Paderno d'Adda, Verderio e Robbiate anche i borgomastri Paolo Brivio di Osnago, Cristina Citterio di Lomagna, Gennaro Toto di Cernusco Lombardone e il vicesindaco di Merate Giuseppe Procopio.

Non sono emersi particolari aggiornamenti, la presidente di Provincia Alessandra Hofmann, il consigliere delegato alla viabilità Mattia Micheli e l'ingegnere Valsecchi hanno ripercorso per i "nuovi arrivati" quanto detto finora con i colleghi Gianpaolo Torchio, Daniele Villa e Roberto Manega, e hanno raccolto le loro riflessioni.

Paderno e Robbiate non hanno mancato di mostrare ancora la loro perplessità riguardo a quello che comporterebbe un nuovo ponte. "Abbiamo posto i nostri elementi di dubbio alla Provincia per accertarci che i nostri paesi non vengano travolti" ha spiegato Torchio. "Abbiamo ribadito la nostra perplessità sul viadotto fatto in quel punto (poco più a sud dell'attuale, ndr), ribadendo che a nostro parere andrebbe realizzato ancora più a valle. Ma se lì dovrà essere, è opportuno fare un ragionamento di sistema ampio, non solo sui nostri Comuni, ma anche quelli della provincia di Monza e Brianza" ha detto invece il sindaco di Robbiate Daniele Villa "La nostra richiesta è stata quella di essere aggiornati su ogni passaggio, e soprattutto di fare sistema e condividere una viabilità più ampia rispetto al solo attraversamento. Il traffico, soprattutto pesante, non dovrà incidere sui nostri centri abitati".

Il vicesindaco di Merate Giuseppe Procopio ha definito l'incontro utile e proficuo. "La Provincia ha fatto il punto dello stato dell'arte della situazione e ha ascoltato il parere di tutti. Siamo concordi che si tratti di un'occasione per migliorare gli assi viari in generale. Per Merate ho espresso un parere estremamente favorevole perché permanga il collegamento sia su rotaia che su strada tra due territori che sono uniti ormai da più di 100 anni. Ci sono rapporti sociali, familiari, servizi e l'ospedale, senza contare poi tutte le attività commerciali e le grandi aziende. Quindi assolutamente sì al ponte, è impensabile sconnettere in quel luogo due territori così vicini e così uniti". Procopio ha poi ricordato quanto sia stato importante per la bergamasca avere un rapido e collegamento con un ospedale come quello di Merate durante il periodo della pandemia.


Il consigliere delegato alla viabilità provinciale Mattia Micheli ha infine ribadito come il nuovo manufatto non debba essere considerato fine a se stesso ma "inquadrato in una rivisitazione della viabilità e della mobilità dell'intero territorio. Giudichiamo le opere che verranno realizzate a latere non di tipo compensativo ma necessarie e funzionali affinchè lo stesso viadotto funzioni per il meglio. Durante l'incontro abbiamo fatto il punto della situazione e sui vari passaggi espletati con le province coinvolte, ora integreremo il documento già inviato in regione con quanto condiviso con il resto dell'area meratese".

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