Osnago: una via e una piazza intitolate ''idealmente'' a due grandi donne


Trentasette vie di Osnago per oggi, 8 marzo, giornata internazionale della donna, hanno cambiato il loro nome. A lanciare la proposta e dare vita a questa iniziativa è stata l'associazione politica e culturale Progetto Osnago, che ha sostituito idealmente i nomi di tutte le vie intitolate a scrittori, politici, musicisti, scienziati etc., con delle corrispettive figure femminili, dunque scrittrici, politiche, cantanti, pittrici, poetesse e attiviste. 

Graziella Banfi

La sostituzione, per evidenti questioni pratiche e di legge, è avvenuta solo all'interno della cartina realizzata da Progetto Osnago, fatta eccezione per via Camillo Benso Cavour e piazza Vittorio Emanuele II, che nel corso del pomeriggio, per una manciata di minuti, hanno fatto spazio a via Tina Anselmi e piazza Maria Cristina Trivulzio di Belgiojoso. 

La prima, come ricordato da Graziella Banfi, nata a Castelfranco Veneto nel 1927 e morta nel 2016, è stata un'importante politica che ha dedicato interamente la sua vita alla democrazia e al destino delle donne, sia nella scuola in quanto insegnante, che nel sindacato, nel movimento femminile della Democrazia Cristiana e in Parlamento. È a lei che si deve la legge sulle pari opportunità. 

Tiziana Molgora

Cristina Trivulzio di Belgiojoso invece, ha raccontato Tiziana Molgora, nata a Milano nel 1807, a soli ventitré anni con la fine del suo matrimonio fu costretta a fuggire in Francia per non essere arrestata dagli austriaci a causa del suo impegno politico contro l'impero asburgico. Lì divenne il punto di riferimento per i patrioti fuggiti all'estero e diresse ‘La gazzetta italiana', diventando la prima donna a dirigere un giornale da lei fondato. Tornata in Italia continuò il suo impegno politico e sociale, costruendo abitazioni e fondando scuole. Nella sua vita scrisse molti saggi di politica, antropologia e soprattutto sulle condizioni delle donne, anticipando di molti anni molte teorie femministe. All'unità d'Italia fu l'unica aristocratica non invitata al ricevimento di Vittorio Emanuele II. 

Attualmente a Osnago secondo i dati diffusi dall'associazione "Toponomastica Femminile" sono solo le tre le vie intitolate a donne, di cui due sante e una giornalista, Ilaria Alpi, assassinata nel 1994 in Somalia insieme all'operatore Miran Hrovatin. L'auspicio di Progetto Osnago è che in un futuro non troppo lontano questo numero aumenti e si inizino a dedicare molte più vie e piazze a figure femminili che si sono distinte nel corso della loro vita. 

E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.