Parco Curone: corsa alla legna gratis. Bando chiuso

Le bollette dell'energia aumentano e in molti stanno correndo ai ripari trovando nuove modalità per riscaldare le proprie case. O meglio, per un certo verso è un ritorno alle origini: andare nei boschi per recuperare la legna da ardere nel proprio camino o nella propria stufa. Chiaramente con delle modalità consone ai tempi che stiamo vivendo. Il Parco del Curone, come già avveniva negli anni passati (non negli ultimi due), ha aperto un bando per assegnare lotti di legna tra i 20 e i 50 quintali, per una disponibilità complessiva di 900 quintali derivanti dall'attività manutentiva delle aree boschive gestite dal Parco, regolarmente attuata nella stagione silvana 2021/2022 per prevenire i danni da incendi o dissesto idrogeologico.

Le persone interessate potevano inviare una richiesta tramite un bando che l'Ente Parco aveva aperto appositamente a fine febbraio. I termini per presentare le domande erano stati fissati per il 14 marzo, ma gli uffici di Cascina Butto sono stati riempiti dalle istanze nel giro di una settimana, con numeri decuplicati rispetto alla media delle scorse volte, a sorpresa degli addetti ai lavori. Il bando è stato perciò chiuso anticipatamente nella giornata di ieri, lunedì 7 marzo. A far gola è stato probabilmente anche il fatto che, a differenza del passato, la cessione della legna era gratuita. Questo perché è stato riconosciuto che viene richiesto un impegno maggiore al privato.

Il materiale legnoso, non più tagliato con la stessa precisione di prima, non è recuperabile a bordo strada, come accadeva con gli scorsi bandi. Le cataste di legna, che potranno essere ritirate dagli assegnatari tramite sorteggio entro il 30 aprile, si trovano all'interno del bosco, nelle vicinanze del letto di caduta dei rami e dei tronchi. Il luogo del recupero potrà essere raggiunto tramite motocarriole o attrezzature analoghe (è escluso l'uso del verricello). La scelta di regalare la legna agli assegnatari è stata concepita nell'ottica del "Do ut des": prelevare la legna infatti fa parte di una vera e propria attività di esbosco.

L'Ente Parco di Montevecchia e della Valle del Curone tiene tuttavia ad evidenziare ai cittadini che ardere la legna comporta la dispersione nell'atmosfera di anidride carbonica e altri inquinanti. Accendere i fuochi dei propri camini o delle proprie stufe è consentito purché si abbiano degli impianti a norma che possano filtrare i fumi, contenendo così le emissioni nocive nell'aria.

M.P.
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