Verderio ass. Falsetto: non rotolo nel fango con voi. Il mio volo porta ben più lontano

Dopo aver subito le aggressioni verbali in consiglio comunale, dopo essere stato spintonato e offeso, avendo risposto a tono (senza insulti) e avendo invitato chi mi minacciava a farsi avanti... assisto al siparietto disperato di due consiglieri di minoranza, soliti a questi abusi, che si prodigano in una "shitstorm" inqualificabile. E' evidente che chi li mette a tacere, sottolineando la loro pochezza e il modo puerile di trattare (da sempre) l'assise cui partecipano, li spaventa. Ma non ho intenzione di replicare alle loro farneticazioni...Ebbene: non sono stato presente ad alcuni Consigli Comunali, in particolare ad uno, senza preavviso. Purtroppo, finire ben oltre l'orario previsto, fa parte del mio lavoro; in genere vuol dire che sono impegnato in un soccorso difficile, o in una procedura di espianto/trapianto organi.
Chi lavora per dei servizi essenziali sa di cosa parlo, sa che lavoriamo spesso sotto organico, e che non è facile come per altri ottenere un permesso, né liberarsi quando casi urgenti richiedano di trattenersi oltre orario.
Di fronte alla "grandezza", alla nobiltà di questo lavoro, c'è l'assoluta pochezza, la povertà di chi non guarda a niente pur di denigrare, ostacolare, offendere; le persone, quanto le istituzioni che rappresentano. Proseguendo con un meme scontato per mesi: dopo aver approfittato del contrattempo per far saltare il consiglio Comunale (a danno dei cittadini si intende), proseguono con l'accusa di assenteismo (quando loro si presentano mediamente al 50% delle loro forze), come se non conoscessero che impegno comporta la scelta di mettersi a disposizione della cittadinanza.
Percepisco un'indennità, che utilizzo sempre e solo al fine di sostenere spese per il Comune (un impianto audio per gli eventi, microfoni, libri in dono ai bambini della scuola primaria, la targa della biblioteca, talvolta il buffet di un evento, materiali, etc.), come del resto i miei colleghi. A proposito ammonta a circa 400 euro al mese, e nel mio caso spesso è insufficiente...
Tutto questo rende inaccettabili le accuse di "pagato per stare a casa", di nullafacenza, che devo ascoltare di continuo, quando l'incarico - per noi tutti - è una lotta contro il tempo. Essere al servizio dei cittadini è un compito difficile, gravoso, non sempre appagante... ma è una scelta consapevole ed è una grande sfida. Cercare di "allargare" le maglie di una legge per attuare un qualche servizio, così importante per la cittadinanza, ma così ostico per chi deve tutelare la norma... proporre, riproporre, studiare soluzioni, sbagliare e ricominciare da capo, insistere e resistere, cercando di ascoltare tutti. Mettersi in gioco sempre, incontrando tutti gli interlocutori, cercando di equilibrare sempre le tante vedute singole con quella d'insieme. E rimboccarsi le maniche, spostare tavoli e transenne, montare palchi, spostare i libri della biblioteca, montarne i mobili, allestire, disallestire, smontare... Cercando sempre di alzare l'asticella, senza mai demordere, anche quando i risultati non arrivano, anche di fronte all'ostilità dei soliti noti, ma forti del sostegno di quelli che vedono che ce la stai mettendo tutta.
Dov'era certa gente quando durante le prime fasi della pandemia confezionavamo le mascherine per i cittadini (e le consegnavamo), distribuivamo i buoni spesa, andavamo a far compere per chi era in quarantena, portavamo a domicilio l'ossigeno, portavamo a casa degli studenti i pc per la dad, facevamo la spola tra abitazione e ospedali per portare effetti personali e biancheria ai malati al posto delle loro famiglie costrette a casa? Dov'erano mentre cercavamo di adeguare la scuola, le palestre, la vita comune ai decreti che si susseguivano settimanalmente? Dov'erano mentre "inventavamo" servizi per cercare di dare sostegno alla cittadinanza? Perché di ritardi ce ne sono stati, e sicuramente si può far meglio, ma noi siamo stati per mesi impegnati in questa lotta impari, col prezioso supporto di quei "giganti" della protezione civile e del piedibus, che ci hanno aiutato. Ed era nostro dovere, e ciò che non va è nostra responsabilità; non ci sottraiamo a nessuno dei due.
Ma scusatemi, non starò a rotolare nel fango con voi, il mio volo porta ben più lontano.
Francesco Falsetto Assessore Istruzione, Sport e Associazioni Comune di Verderio
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