Verderio, Viani: scena surreale in consiglio L'ass. Falsetto si dimetta. Il sindaco gli revochi le deleghe

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del consigliere Cateriani Viani dopo i fatti accaduti in consiglio comunale. Lo spazio resta nuovamente a disposizione dell'assessore Falsetto o degli interessati per eventuali repliche.


Viste le dichiarazioni rilasciate, a seguito dei fatti accaduti durante il consiglio comunale dell'1 marzo, è preoccupante che il Sig. Falsetto non abbia compreso la gravità del suo inqualificabile comportamento e delle conseguenze che, inevitabilmente, ne derivano in danno dell'intera maggioranza ed amministrazione.
L'atto dovuto, che ci saremmo aspettati, era l'assunzione di responsabilità attraverso scuse formali seguite dalle proprie dimissioni.
La mancata presa di coscienza, da parte dello stesso, costituisce un elemento aggiuntivo che evidenzia, ancor di più, l'incompatibilità con il ruolo che ricopre.
Per quanto riguarda i fatti accaduti, per dovere di cronaca e senza ombra di smentita, non posso esimermi dal precisare che è stato il solo Falsetto, per ben due volte, ad alzarsi dal suo posto per avvicinarsi al consigliere Benedetti Marco con toni provocatori e minacciosi. Quest'ultimo quando si è alzato dalla sua postazione, lo ha fatto per abbandonare l'aula consiliare nonostante le continue provocazioni ed incitamento, dell'assessore, allo scontro fisico.
Chi ha cercato di scatenare una rissa in consiglio, tanto da dover essere trattenuto da altri componenti della maggioranza, è stato solo ed esclusivamente il Sig. Falsetto Francesco e nessun altro.
Inoltre, ancor più grave, è l'accusa, quanto infamante che ingiusta, che mi è stata rivolta sempre in quella circostanza e del quale non trovo, inspiegabilmente, traccia nel racconto di cronaca.
Come è stato correttamente riportato la sottoscritta, per ben due volte, ha dovuto frapporsi tra Falsetto e Benedetti per evitare che la situazione degradasse ulteriormente.
Durante queste occasioni sono stata ripetutamente accusata, da Falsetto, di aggressione e percosse minacciandomi, perfino, di querela.
Una scena surreale durante la quale, Falsetto, urlando al microfono, per assicurarsi di registrare questa sua mendace dichiarazione (probabilmente premeditando di costituirsi delle prove) affermava, ripetutamente, che lo stessi spingendo, aggredendo ed, addirittura, picchiando. "IL CONSIGLIERE VIANI MI STA PICCHIANDO; IL CONSIGLIERE VIANI MI STA PICCHIANDO" ed ancora, ed ancora. Circostanza, ovviamente, assolutamente falsa come tutti i presenti hanno potuto verificare e come da prove cine/fotografiche.
È inaccettabile che un assessore, rappresentante delle istituzioni, menta così spudoratamente davanti all'intera assise comunale, segretario comunale, addetti stampa e pubblico accusando ingiustamente qualcuno di gravi fatti.
Il suo puerile, quanto disperato, tentativo di capovolgere le responsabilità, addossandole ad altri, costituisce l'unico e vero reato che è stato commesso (calunnia), e del quale potrebbe, Falsetto, dover rispondere. Altro che essere, lui, vittima di percosse.
Inevitabile, a tal punto, fare delle riflessioni in merito. Ad esempio cosa sarebbe potuto accadere, in assenza di testimoni? Mi sarei dovuta difendere in Tribunale per dei reati mai commessi? Il fatto si può ripetere? Quel che è certo è che Falsetto non si è fatto alcuno scrupolo a muovere pesanti accuse, del tutto infondate, simulando di essere vittima di un reato seppur in presenza di numerosi testimoni.
Penso, pertanto, si possa comprendere perché si reputi "pericolosa" una simile condotta e si escluda, categoricamente, che Falsetto Francesco possa rappresentare l'Amministrazione di Verderio.
In ultima, non per gravità, dobbiamo chiederci quale esempio possa essere per i giovani verderiesi, visto che è l'Assessore all'istruzione e sport, o di quale credibilità possa avere, come rappresentante dell'Amministrazione, nell'affrontare tematiche quali il bullismo, la violenza sulle donne ed in generale, la pace, shoah e foibe etc. visto il manifestato temperamento esploso per futili motivi e che, a tal punto, non si esclude possa essere esercitato anche in altri contesti istituzionali (in Giunta, con il personale dipendente, cittadini etc.).
Per questo la richiesta del nostro gruppo consiliare, "CAMBIA VERDERIO", sono le dimissioni o l'immediata revoca delle deleghe da parte del Sindaco.
In assenza adotteremo tutte le misure necessarie per giungere a tale risultato.
Tanto dovevo.
Caterina Viani - Gruppo consiliare ''CAMBIA VERDERIO''
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