Risposta a: Covid e profughi

Per ora la risposta è questa.

"Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha aggiunto che “non ci sarà nessun obbligo di super green pass”, ricordando con una provocazione che lo status di rifugiato non lo prevede". Ricordo che anche lo "status" di TURISTA proveniente dall'estero non lo prevede e, questo, non ha nulla a che vedere con guerre e profughi. Però ai cittadini italiani è richiesta la dimostrazione di avere effettuato la terza dose per poter fare qualsiasi cosa, incluso lavorare (per gli over 50). Così, con il nuovo stato di emergenza in vigore fino a fine 2022, sebbene non legato più al covid ma alla guerra, i profughi serviranno al governo su un piatto d'argento (loro malgrado) la scusa per protrarre misure ingiustificate per la tutela della salute come zone a colori, coprifuoco e, in primo luogo, Green Pass, base o rafforzato, che ha ampiamente dimostrato di non essere servito a ridurre i contagi, creando invece di fatto gravi discriminazioni nel tessuto sociale del nostro paese. I profughi saranno la prossima strumentalizzazione di governo e media? Il nostro dovere è certamente accogliere persone in fuga da situazioni orribili e dare loro un rifugio e una possibile speranza per il futuro, noi che abbiamo il privilegio e il lusso della pace, ma che con grande cinismo e interessi manipolatori lasciamo che i cittadini italiani siano vessati in modo ingiustificato e vengano loro richiesti continui sacrifici da parte di un governo che invece di tutelarne gli interessi pensa solo a salvarsi la faccia dinnanzi all'UE e a spremerli come limoni.
T.P.
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