Olgiate: il progetto ''Panchine narranti'' è inaugurato con una passeggiata in paese



È stato inaugurato con una “passeggiata narrante” il progetto “panchine narranti” promosso dal Comune di Olgiate Molgora in occasione della giornata internazionale della donna, con l’intento di dare visibilità a donne che nel corso della loro vita si sono distinte in vari campi: storico, scientifico, sportivo, medico.



Molti i cittadini e le cittadine che nella mattinata di sabato 5 marzo si sono riunite presso la panchina di via Vittorio Veneto, colorata nei giorni scorsi da i volontari Enrico Fumagalli e Daniele Buggio, e dedicata a Anna Maria Mozzoni, una delle più importanti figure della vita politica italiana e internazionale fra Otto e Novecento, che nel 1878 rappresentò l’Italia al Congresso internazionale per i diritti delle donne di Parigi e l’anno seguente fondò a Milano la Lega promotrice degli interessi femminili.





È iniziata qui la passeggiata, dopo i ringraziamenti del sindaco Giovanni Battista Bernocco alle consigliere Irene Sala e Giovanna Fumagalli, organizzatrici dell’iniziativa, e la lettura da parte della consigliera Giovanna Fumagalli del testo reperibile sul sito “Enciclopedia delle donne” riguardo la vita di Anna Maria Mozzoni, alla quale è possibile per altro accedere scansionando il QR code apposto sulla panchina a lei dedicata.







Il gruppo si è poi diretto verso via Fabbricone, raggiungendo alla panchina dedicata a Nawal El-Moutawakel. A leggere della vita della prima atleta mussulmana e marocchina a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi (durante i giochi di Los Angeles del 1984) è stata una giovane donna marocchina residente a Olgiate Molgora, frequentatrice del corso di italiano per stranieri organizzato dalla consigliera Giovanna Fumagalli.







Dunque il gruppo è sceso verso San Zeno, dove in via Cesare Cantù si è raccolto intorno alle panchine dedicate a Irena Sendler e Artemisia Gentileschi. La prima, nata a Varsavia nel 1910, in qualità di assistente sociale nell’amministrazione comunale, dal ’39 al ’42, contribuì alla fuga di numerose famiglie ebree residenti a Varsavia fornendo loro documenti falsi. Artemsia Gentileschi, nata a Roma nel 1593 e morta a Napoli nel 1653, è stata un’importante pittrice italiana.





A leggere delle loro vite sono state una rappresentate dello sportello Officina Donna e la consigliera Irene Sala, che ha per altro spiegato che queste panchine sono solo l’inizio del progetto; l’intenzione è quella di continuare a dipingere e dedicare panchine del paese a donne che nel corso della loro vita si sono distinte.
E.Ma.
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