Verderio: scintille in assise tra l'assessore Falsetto e il consigliere Benedetti

Caterina Viani e Marco Benedetti
"Vergognati! Che sei pagato e non vieni in consiglio comunale", "Ero al lavoro e posso dimostrarlo", "Questa volta te la becchi la querela", "Ti presenti una volta al mese in consiglio comunale per dire sempre le stesse idiozie". Queste soltanto alcune delle affermazioni volate in aula nello scontro tra l'assessore allo sport Francesco Falsetto e il capogruppo leghista, ai banchi dell'opposizione, Marco Benedetti a conclusione del consiglio comunale di Verderio, il primo del 2022 in presenza. Che tra i due non scorresse buon sangue era cosa ben nota ma un faccia a faccia, prima verbale, e che ha rischiato di diventare poi fisico, come quello dell'altra sera ha fatto rimanere tutti i presenti, tra cui tre spettatori, piuttosto sbigottiti. Parlava chiaro l'espressione sconfortata della consigliera, Fausta Proietti, che all'altro lato del tavolo osservava in silenzio reggendosi la testa fra le mani.

Il motivo? Più questioni personali o comunque "datate" probabilmente che altro visto che il diverbio si è basato di fatto sul nulla, dal momento in cui l'assise poteva dirsi praticamente conclusa. Difficile riportare con esattezza il botta e risposta dei due che ha visto il sovrapporsi di toni fino a raggiungere quasi le urla. Al culmine della tensione si è reso necessario l'intervento, da un lato, della consigliera Caterina Viani, e dall'altro, della vicesindaco Natalia Burbello, quando i due, seduti vicini, si sono tutto a un tratto alzati in piedi. Facendo temere il peggio. Anche i tentativi del primo cittadino, Robertino Manega, si sono inseriti nel marasma generale finchè il consigliere Benedetti, visibilmente seccato, di fronte all'incalzante atteggiamento di sfida da parte di Falsetto, ha lasciato l'aula dirigendosi verso l'esterno di Villa Gallavresi. 



A latere del consiglio comunale abbiamo interpellato i diretti interessati: 

Il capogruppo di minoranza, Marco Benedetti, di Cambia Verderio, ha definito "increscioso e inqualificabile" l'atteggiamento mostrato dall'assessore Francesco Falsetto nei suoi confronti. Pertanto l'invito che gli ha rivolto è stato quello di dimettersi spontaneamente. "Se avesse un minimo di dignità per il ruolo che riveste rassegnerebbe almeno le dimissioni da assessore, tra l'altro con delega all'istruzione. Mi chiedo con quale faccia può porsi di fronte a temi come quelli dell'educazione civica o della violenza contro le donne. Ha squalificato totalmente il consiglio comunale". Si è detto inoltre stupito dal fatto che negli anni si siano avute diverse discussioni molto più accese fra maggioranza e minoranza ma mai da sfociare a tali livelli. Alla domanda che abbiamo posto a Benedetti sulla causa che avrebbe partorito tale discussione ha riferito così: "È stato lui a provocare, riferendosi a quando noi della minoranza abbiamo fatto mancare il numero legale a un consiglio comunale (quello dello scorso agosto, ndr).
L'assessore Francesco Falsetto
La premessa importante che ripeto all'infinito è questa: a un consiglio con data e ora decise dalla maggioranza, mancano i numeri della maggioranza, non è che la minoranza può fare da stampella! Per di più lui (l'assessore Falsetto, ndr) era l'assente, ed è pagato, noi invece siamo gratis". Benedetti ha poi commentato con amara ironia le battute finali che gli sono state rivolte da Falsetto prima che lasciasse l'aula, "Quel continuo incitarmi a "venire qui", credevo di essere alle giostre quando ero ragazzo". E se la situazione si fosse capovolta? ha ipotizzato, "Se io avessi fatto una follia come questa probabilmente avrebbero chiamato i carabinieri. Noi siamo consiglieri comunali, la sua aggravante è che ha a carica di assessore" ha concluso Benedetti.


L'assessore con delega a istruzione e sport, Francesco Falsetto, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, se non quanto segue: "Io non vivo di queste piccole miserie. Io sono qui per cercare di rendermi utile per i cittadini di Verderio, paese dove abito, che bene mi ha accolto e che vorrei ripagare con la stessa moneta. Che io ci riesca o no, è chiaro che ce la sto mettendo tutta".  

F.Fu.
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