Brivio: in Consiglio si riparla di Retesalute. Airoldi, 'si discute non si abbandona l’aula'

È iniziato con un minuto di silenzio per le vittime ucraine il consiglio comunale di Brivio di mercoledì 2 marzo. Nonostante l'alto numero di punti all'ordine del giorno la seduta è durata poco più di quaranta minuti ed è stata aperta dalla risposta del sindaco Federico Airoldi all'interrogazione presentata dal gruppo di minoranza in merito a Retesalute, in particolare al consiglio convocato lo scorso 15 dicembre e integrato cinque giorni dopo (a distanza di un giorno dall'appuntamento) con due punti per consentire la trattazione del ripiano dei disavanzi accertati dell'Azienda Speciale Retesalute e approvare l'ultima variazione di bilancio dell'anno 2021. Durante quella seduta, al momento di discutere i punti aggiungi, la minoranza aveva lasciato il Consiglio dichiarando di aver potuto prendere visione degli atti relativi solo nel pomeriggio.

A farsi portavoce del gruppo "Cambio di passo" è stata la consigliera Orietta Mauri, che ha ripercorso, oltre alle tempistiche della convocazione e l'integrazione del punto ‘Retesalute', anche altri dettagli, soprattutto la dichiarazione fatta dopo l'abbandono dell'aula per protesta: "Trovo vergognoso l'atteggiamento della minoranza e irrispettoso verso i lavoratori di Retesalute...", e ancora: "...solo a Brivio è capitato l'abbandono dell'aula da parte della minoranza".

Al sindaco Airoldi è stato dunque chiesto come mai ha ritardato 43 giorni dopo la richiesta di Retesalute la convocazione di quel consiglio, perché non ha seguito le indicazioni date dal presidente del collegio dei liquidatori che si auspicava di ricevere entro la fine di novembre/ prima settimana di dicembre anche la somma stabilita in capo a Brivio, perché nel 2018 era assente ingiustificato all'assemblea dei sindaci di Retesalute e, infine, che atteggiamento crede di aver tenuto nei confronti della minoranza con la sua "infelice affermazione appena riportata".

In tutta risposta il sindaco Airoldi ha confermato di aver dichiarato quelle parole, ma non si è detto dispiaciuto. "Lo ribadisco in questa sede, aggiungendo che sul tema Retesalute avete scelto deliberatamente di non esercitare il ruolo per il quale siete stati votati come rappresentanti dei cittadini. La politica, ben lontana da quella che avete scelto di fare abbandonando il consiglio comunale prima della trattazione del punto all'ordine del giorno, è basata sull'ascolto e sulla valutazione ponderata e priva di preconcetti dei temi che vengono trattati".

"Avevate la possibilità di ascoltare una relazione dettagliata e motivata sulle azioni condivise dai sindaci dei comuni soci e del collegio dei liquidatori, che hanno consentito di riportare in bonis Retesalute, mettendola in condizioni di poter rincominciare ad erogare servizi ai cittadini. Potevate abbandonare la seduta del consiglio dopo aver ascoltato. Avete scelto la via più corta e semplice, quella meno impegnativa, quella del non ascolto preventivo, tradendo la fiducia che gli elettori vi hanno accordato, presentando un'interrogazione che pone domande banali che non sono nemmeno lontanamente sufficienti a ripercorrere una vicenda societaria complessa e delicata come quella di Retesalute".

Il primo cittadino ha quindi concluso spiegando che il Consiglio viene convocato nei tempi e nei modi più consoni e appropriati per deliberare quando tutti gli elementi in questione sono chiari e i responsabili d'area, il revisore dei conti e il segretario hanno sottoscritto pareri favorevoli.

Al momento di indicare se soddisfatta della risposta ricevuta, la consigliera Mauri ha detto no.

E.Ma.
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