Verderio: in cc si parla del nuovo ponte. 'Non possiamo subire decisioni dall'alto''
Si è andati avanti con il primo punto all'ordine del giorno: la comunicazione in risposta alla richiesta di chiarimento avanzata dalla consigliera di Cambia Verderio, Caterina Viani, dopo il viaggio a Roma del primo cittadino insieme ai colleghi di Paderno d'Adda e Robbiate per parlare del progetto sul nuovo ponte viario in sostituzione al san Michele. "Per evitare di dire cose diverse rileggerò la nota condivisa agli organi di informazione" ha riferito Manega evidenziando tra le righe del comunicato congiunto l'impatto ambientale, paesaggistico e di traffico come il principale motivo che ha portato a chiedere il confronto con i vertici di RFI. Più avanti ha ricordato che "l'unica soluzione oggi in campo prevede due ponti sensibilmente più grandi del San Michele in una valle gioiello dal valore storico e ambientale straordinario".
Tenendo però a specificare che al momento "si parla di ipotesi, e non vi è nulla di ufficiale". Certo è che il Parco Adda Nord si è detto favorevole a posizionare a sud il nuovo viadotto e il consiglio provinciale di Lecco aveva già reso noto che l'attraversamento avrebbe dovuto "sbucare" sul territorio lecchese. Il problema invece reale sono i flussi di traffico che già oggi si possono osservare nel territorio di Verderio e che si concentrano soprattutto lungo l'arteria principale del paese dove solo una tangenziale, a detta di Manega, rappresenterebbe la soluzione, "Nel pacchetto di opere si è fatto riferimento alla mezza tangenziale che da Via dei Contadini Verderesi andrebbe a collegarsi alla Sernovella. Ma capite che non avrebbe alcun senso e non toglierebbe il problema nel centro paese. Verderio soffre della mancanza di una tangenziale. Quindi, o la si fa tutta come già indicato nel PGT, altrimenti il traffico non sparirà" ha concluso il primo cittadino.
È rimasta comunque critica Viani e insoddisfatta dalle intenzioni dell'amministrazione, dicendosi tra l'altro colpita che il Parco Adda Nord non abbia minimamente posto il veto sulla questione. Il capogruppo di minoranza, Marco Benedetti, ha invece sollecitato un'azione congiunta visto che si tratta di un problema sovracomunale. "Non possiamo sempre subire le decisioni dall'alto". Ha condiviso quest'ultima affermazione anche il sindaco Manega proponendo un ordine del giorno sul tema condiviso da tutti i consiglieri da votare all'unanimità per mostrare una posizione unita di fronte al problema.