Cernusco: dal triennale della provincia ''spariti'' 500mila euro di contributo per la desemaforizzazione. Parla Giovanna De Capitani
500mila euro stanziati dalla regione all'interno del piano Marshall destinati alla desemaforizzazione dell'impianto di Cernusco lombardone che, però sono scomparsi dalle voci del triennale della provincia 2022/2024.
A far emergere la notizia e a chiedere spiegazioni è stato il consigliere provinciale Felice Rocca nel corso della seduta che si è tenuta lunedì sera. La comunicazione dello stanziamento risaliva all'estate 2020 e si parlava di un milione di euro per tre interventi strategici tra cui l'intervento sul nodo di Cernusco, all'intersezione tra la SP342dir e la SP54.
A rispondere, senza però poter entrare nel dettaglio della decisione, è stato il vicepresidente con delega alla viabilità Mattia Micheli che ha spiegato come la cifra stanziata non fosse sufficiente per coprire l'opera e che non vi fosse una unanimità di intenti con l'amministrazione comunale guidata dall'allora sindaco Giovanna De Capitani.
Leggermente diversa la spiegazione su questo stanziamento fornita da Giovanna De Capitani, sindaco di Cernusco fino all'ottobre scorso, contattata telefonicamente.
"Nel 2012 eravamo arrivati al progetto 8bis da 1,4 milioni di euro, con una quota finanziata dalla comunità europea e una da regione Lombardia. Per una serie di motivi Regione non era riuscita a inserire i finanziamenti nel bilancio e quindi non avevamo avuto la possibilità di accedere nemmeno ai contributi europei e lì si era fermato tutto l'iter, proprio per la mancanza di sostegni economici. Nel 2020, senza essere stati minimamente avvisati, ci siamo ritrovati al BURL una delibera regionale che prevedeva un finanziamento di 500mila euro per la desemaforizzazione senza però essere stati in alcun modo coinvolti. Il problema era che quella cifra non sarebbe stata sufficiente nemmeno per coprire il progetto 8bis, da 1,4 milioni di euro, che tra l'altro ormai risultava vecchio di quasi dieci anni e con flussi e analisi del traffico tutti da aggiornare. Il mancato coinvolgimento a quel tempo da parte della Regione presuppone quindi che da parte nostra non ci sia stato né un rifiuto né un accoglimento di questi soldi in quanto non avremmo saputo a cosa legarli. I progetti valutati fino a quel momento avevano importi più alti e il finanziamento non avrebbe potuto comunque essere utilizzato per opere minori in quanto era finalizzato a "interventi strategici di riqualificazione del sistema viario della Brianza. Da ultimo rilevo che esiste una comunicazione della provincia che chiede a Regione di assegnare direttamente ad essa le risorse, senza passare dai comuni. Quindi noi per quei 500mila euro non abbiamo opposto né rifiuto né dato consenso".
Dal tanto suo l'attuale sindaco Gennaro Toto punta a intervenire sul breve termine con un adeguamento tecnologico dei semafori che consenta di rilevare in tempo reale il traffico e dunque di temporizzarne i passaggi. "La mia idea era quella di avere uno svincolo salendo da Milano verso Bergamo e uno da Bergamo verso Lecco, con una rotatoria che consentisse al traffico di incanalarsi senza bisogno di fermarsi" ha spiegato "Ma chiaramente ora dobbiamo agire per mettere in campo soluzioni alla portata delle possibilità di Cernusco, come quella dell'adeguamento tecnologico dei semafori, e nel breve termine".
Per il momento, dunque, la situazione resta la stessa.
A far emergere la notizia e a chiedere spiegazioni è stato il consigliere provinciale Felice Rocca nel corso della seduta che si è tenuta lunedì sera. La comunicazione dello stanziamento risaliva all'estate 2020 e si parlava di un milione di euro per tre interventi strategici tra cui l'intervento sul nodo di Cernusco, all'intersezione tra la SP342dir e la SP54.
A rispondere, senza però poter entrare nel dettaglio della decisione, è stato il vicepresidente con delega alla viabilità Mattia Micheli che ha spiegato come la cifra stanziata non fosse sufficiente per coprire l'opera e che non vi fosse una unanimità di intenti con l'amministrazione comunale guidata dall'allora sindaco Giovanna De Capitani.
Tuttavia, ha precisato Micheli, si cercherà di recuperare la somma per poterla utilizzare nella realizzazione delle opere accessorie alla viabilità di collegamento del territorio, una volta costruito il secondo ponte viario sull'Adda.
Giovanna De Capitani
"Nel 2012 eravamo arrivati al progetto 8bis da 1,4 milioni di euro, con una quota finanziata dalla comunità europea e una da regione Lombardia. Per una serie di motivi Regione non era riuscita a inserire i finanziamenti nel bilancio e quindi non avevamo avuto la possibilità di accedere nemmeno ai contributi europei e lì si era fermato tutto l'iter, proprio per la mancanza di sostegni economici. Nel 2020, senza essere stati minimamente avvisati, ci siamo ritrovati al BURL una delibera regionale che prevedeva un finanziamento di 500mila euro per la desemaforizzazione senza però essere stati in alcun modo coinvolti. Il problema era che quella cifra non sarebbe stata sufficiente nemmeno per coprire il progetto 8bis, da 1,4 milioni di euro, che tra l'altro ormai risultava vecchio di quasi dieci anni e con flussi e analisi del traffico tutti da aggiornare. Il mancato coinvolgimento a quel tempo da parte della Regione presuppone quindi che da parte nostra non ci sia stato né un rifiuto né un accoglimento di questi soldi in quanto non avremmo saputo a cosa legarli. I progetti valutati fino a quel momento avevano importi più alti e il finanziamento non avrebbe potuto comunque essere utilizzato per opere minori in quanto era finalizzato a "interventi strategici di riqualificazione del sistema viario della Brianza. Da ultimo rilevo che esiste una comunicazione della provincia che chiede a Regione di assegnare direttamente ad essa le risorse, senza passare dai comuni. Quindi noi per quei 500mila euro non abbiamo opposto né rifiuto né dato consenso".
Dal tanto suo l'attuale sindaco Gennaro Toto punta a intervenire sul breve termine con un adeguamento tecnologico dei semafori che consenta di rilevare in tempo reale il traffico e dunque di temporizzarne i passaggi. "La mia idea era quella di avere uno svincolo salendo da Milano verso Bergamo e uno da Bergamo verso Lecco, con una rotatoria che consentisse al traffico di incanalarsi senza bisogno di fermarsi" ha spiegato "Ma chiaramente ora dobbiamo agire per mettere in campo soluzioni alla portata delle possibilità di Cernusco, come quella dell'adeguamento tecnologico dei semafori, e nel breve termine".
Per il momento, dunque, la situazione resta la stessa.
S.V.