Il mastrogiardiniere/2: pulizia, rimonda del secco e rigenerazione della microflora
Antonio il mastrogiardiniere in questa seconda puntata ci spiegherà come preoccuparsi di piante e arbusti che, in giardino o sul balcone, sono comunque rimasti fuori tutto l'inverno. Consigli e accorgimenti utilissimi affinchè il verde e i colori tornino a risplendere nei nostri fazzoletti di terra.
Se qualcuno avesse delle domande, delle curiosità o dei dubbi a esporre al mastrogiardiniere può scrivere a redazione@merateonline.it
Se qualcuno avesse delle domande, delle curiosità o dei dubbi a esporre al mastrogiardiniere può scrivere a redazione@merateonline.it
Raccoglieremo i quesiti e poi l'esperto fornirà le risposte e dispenserà suggerimenti.
Buongiorno ... dove eravamo rimasti durante il cammino?
La scorsa volta vi avevo raccontato di quando e come portare all'esterno le piante mediterranee che avevamo svernato in locali non tanto luminosi.
Bene, ora proseguiamo.
Oggi vorrei suggerirvi di cominciare a preoccuparvi anche delle piante in vaso e nelle fioriere che ci sono in giardino o sul terrazzo e sono rimaste fuori tutto l'inverno.
Subito dopo san Valentino quando il freddo comincia ad abbandonarci, le piante nei vasi o nelle fioriere vanno manutentate.
Per prima cosa quindi, anche se può sembrare scontato (ma vi garantisco che non lo è affatto!) è necessario rimondare le parti morte, secche e rotte, utilizzando sempre un forbice ben affilato per non rischiare di creare ferite dovute a strappi accidentale, dette scosciature (così impariamo anche qualche termine tecnico!) o tagli sfibrati mal conci che anche se piccoli, potrebbero dare inizio a piccole carie e cancri rameali.
Mentre vi accingete in questa delicata operazione, per essere sicuri di non tagliare parti verdi che apparentemente sembrano morte, vi suggerisco di cominciare a tagliare i piccoli rametti cominciando dalla punta (o apice) scendendo piano piano verso il basso con dei brevi tagli, così potrete verificare ad ogni taglio se la parte più interna del fusticino, dove avete tagliato, sia ancora verde, perché quello ci dice che è il momento di fermarsi...è ancora vivo!
Dovrete inoltre preoccuparvi di togliere tutte le foglie secche e le erbacce che sono cresciute durante l'inverno, operazione molto importante perché è facile che proprio lì si annidino piccoli insetti nocivi come ad esempio il malefico oziorinco, un insetto che subito dopo la primavera comincia a mangiare con la sua caratteristica voracità le parti esterne delle foglie fresche, tenere e appena vegetate.
Le erbacce andranno tolte perché, non solo sono brutte da vedere, ma entrano in competizione con le nostre piante nutrendosi delle sostanze nutritive presenti nel terreno.
Se nelle vostre fioriere avete messo del materiale pacciamante come corteccia o sassi di lapillo che vi hanno permesso di evitare la crescita di piante infestanti, dovreste momentaneamente toglierli e metterli in un contenitore.
Aiutandovi con un piccolo zappino smuovete il terreno con cura, cercando di non andare oltre i due - tre centimetri di profondità.
Al termine distribuite sulla superficie zappettata delle fioriere e dei vasi, della sostanza organica tipo lo stallatico sfarinato o il compost bio, che aiuterà a rigenerare la micro flora all'interno del terreno dei vasi che durante l'anno precedente si è consumata. Mi raccomando di procedere avendo cura di mandarlo bene in profondità per aiutare la microflora e l'apparato radicale (non dovrebbe essere difficile in quanto il terreno dopo l'operazione di zappettatura si presenterà morbido),
Non eccedete con la dose, (anche se essendo un ammendante non nuoce alla pianta) vi consiglio di leggere le istruzioni riportate sulla confezione per creare giuste proporzioni.
A questo punto potrete rimettere il pacciamante sulla superficie che avevate tolto in precedenza, così da limitare la crescita dell'erba.
Le vostre piante vi ringrazieranno con una fioritura rigogliosa.
E adesso... al lavoro! Continuate a seguirmi per avere altri consigli!
La scorsa volta vi avevo raccontato di quando e come portare all'esterno le piante mediterranee che avevamo svernato in locali non tanto luminosi.
Bene, ora proseguiamo.
Oggi vorrei suggerirvi di cominciare a preoccuparvi anche delle piante in vaso e nelle fioriere che ci sono in giardino o sul terrazzo e sono rimaste fuori tutto l'inverno.
Subito dopo san Valentino quando il freddo comincia ad abbandonarci, le piante nei vasi o nelle fioriere vanno manutentate.
Per prima cosa quindi, anche se può sembrare scontato (ma vi garantisco che non lo è affatto!) è necessario rimondare le parti morte, secche e rotte, utilizzando sempre un forbice ben affilato per non rischiare di creare ferite dovute a strappi accidentale, dette scosciature (così impariamo anche qualche termine tecnico!) o tagli sfibrati mal conci che anche se piccoli, potrebbero dare inizio a piccole carie e cancri rameali.
Mentre vi accingete in questa delicata operazione, per essere sicuri di non tagliare parti verdi che apparentemente sembrano morte, vi suggerisco di cominciare a tagliare i piccoli rametti cominciando dalla punta (o apice) scendendo piano piano verso il basso con dei brevi tagli, così potrete verificare ad ogni taglio se la parte più interna del fusticino, dove avete tagliato, sia ancora verde, perché quello ci dice che è il momento di fermarsi...è ancora vivo!
Dovrete inoltre preoccuparvi di togliere tutte le foglie secche e le erbacce che sono cresciute durante l'inverno, operazione molto importante perché è facile che proprio lì si annidino piccoli insetti nocivi come ad esempio il malefico oziorinco, un insetto che subito dopo la primavera comincia a mangiare con la sua caratteristica voracità le parti esterne delle foglie fresche, tenere e appena vegetate.
Le erbacce andranno tolte perché, non solo sono brutte da vedere, ma entrano in competizione con le nostre piante nutrendosi delle sostanze nutritive presenti nel terreno.
L'oziorinco con una foglia mangiata sui bordi
Aiutandovi con un piccolo zappino smuovete il terreno con cura, cercando di non andare oltre i due - tre centimetri di profondità.
Al termine distribuite sulla superficie zappettata delle fioriere e dei vasi, della sostanza organica tipo lo stallatico sfarinato o il compost bio, che aiuterà a rigenerare la micro flora all'interno del terreno dei vasi che durante l'anno precedente si è consumata. Mi raccomando di procedere avendo cura di mandarlo bene in profondità per aiutare la microflora e l'apparato radicale (non dovrebbe essere difficile in quanto il terreno dopo l'operazione di zappettatura si presenterà morbido),
Non eccedete con la dose, (anche se essendo un ammendante non nuoce alla pianta) vi consiglio di leggere le istruzioni riportate sulla confezione per creare giuste proporzioni.
A questo punto potrete rimettere il pacciamante sulla superficie che avevate tolto in precedenza, così da limitare la crescita dell'erba.
Le vostre piante vi ringrazieranno con una fioritura rigogliosa.
E adesso... al lavoro! Continuate a seguirmi per avere altri consigli!
Antonio il Mastrogiardiniere
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