Merate: il dramma delle donne afghane attraverso l'arte
Dal 5 al 13 marzo, presso l'atrio del municipio di Merate, saranno esposti elaborati pittorici e manufatti in ceramica ispirati alla drammatica situazione delle donne afghane. La mostra, realizzata dagli insegnanti e allievi della scuola, è stata frutto di un lavoro di ricerca e riflessione tramite articoli di giornale e contributi di persone che sono al corrente della realtà di quel paese.
Associazione Arte Pura e Applicata fratelli Cernuschi, Merate
“LE DONNE INVISIBILI”
Progetto di sensibilizzazione sulla condizione femminile in Afghanistan.
In un mondo buio, dominato dal terrore, la libertà femminile così come l’educazione, l’istruzione, l’arte, lo sport, sono quanto mai minacciate e le donne afghane sono costrette a vivere nascoste, aspettando il peggio.
Non c’è spazio per loro nei luoghi di lavoro, di cultura e di incontro, il loro posto è nelle case.
Il loro corpo mortificato, deve nascondersi sotto pesanti strati di tessuto, per soffocare quel bisogno estremo di libertà che ci viene urlato dalle più coraggiose, “Canterò la libertà ancora e ancora”.
La nostra associazione, formata per la maggior parte da donne, ha raccolto questa richiesta di aiuto, dando voce a queste Donne Coraggiose, private delle libertà fondamentali.
Attraverso approfondimenti ed interventi mirati tenuti da esperti del settore, gli insegnanti e gli allievi dei corsi di Pittura e Ceramica della nostra associazione hanno cercato di comprendere una realtà così difficile e diversa dalla nostra per poter elaborare e poi realizzare dipinti e sculture.
La mostra composta da 34 opere, sarà inaugurata sabato 5 marzo alle ore 17.00 nell’atrio del palazzo comunale e terminerà domenica 13 marzo.
“LE DONNE INVISIBILI”
Progetto di sensibilizzazione sulla condizione femminile in Afghanistan.
In un mondo buio, dominato dal terrore, la libertà femminile così come l’educazione, l’istruzione, l’arte, lo sport, sono quanto mai minacciate e le donne afghane sono costrette a vivere nascoste, aspettando il peggio.
Non c’è spazio per loro nei luoghi di lavoro, di cultura e di incontro, il loro posto è nelle case.
Il loro corpo mortificato, deve nascondersi sotto pesanti strati di tessuto, per soffocare quel bisogno estremo di libertà che ci viene urlato dalle più coraggiose, “Canterò la libertà ancora e ancora”.
La nostra associazione, formata per la maggior parte da donne, ha raccolto questa richiesta di aiuto, dando voce a queste Donne Coraggiose, private delle libertà fondamentali.
Attraverso approfondimenti ed interventi mirati tenuti da esperti del settore, gli insegnanti e gli allievi dei corsi di Pittura e Ceramica della nostra associazione hanno cercato di comprendere una realtà così difficile e diversa dalla nostra per poter elaborare e poi realizzare dipinti e sculture.
La mostra composta da 34 opere, sarà inaugurata sabato 5 marzo alle ore 17.00 nell’atrio del palazzo comunale e terminerà domenica 13 marzo.