Cernusco: per matrimoni e unioni civili si può scegliere pure la chiesa sconsacrata
La Giunta di Cernusco Lombardone ha individuato una terza sede dove svolgere i matrimoni e le unioni civili. Fino a all'altro ieri potevano essere celebrati nell'aula consiliare del Municipio e, tramite un'apposita convenzione appena rinnovata, nella sala dei Mozzoni del Castello di Cernusco. Una settimana fa, lunedì 14 febbraio, la Giunta ha deliberato un altro luogo. Si tratta della chiesina "Santa Caterina", sconsacrata, pertinenziale rispetto a Palazzo Borgazzi, edificato nel XVIII secolo e dal 1957 sede del Municipio. Si trova in piazza Anna La Barthè Borgazzi e si affaccia sull'incrocio della SP 342. La chiesina, sorta su una preesistente edicola dedicata a santa Caterina con funzione di oratorio privato, è di proprietà comunale e all'interno sono conservate delle lapidi e delle effigi marmoree di alcuni esponenti del casato Borgazzi, oltre alla pala d'altare dell'artista cernuschese Vitale Sala, detto "il Saletta", vissuto a inizio Ottocento. Il complesso, comprensivo di palazzo, chiesina, giardino e altre costruzioni annesse fu destinato ad essere sede di un ospedale di 10 letti per i poveri, secondo il volere testamentario di Anna La Barthé, vissuta dal 1831 al 1900, vedova di Carlo Borgazzi. Undici anni dopo la morte della nobildonna, l'ospedale iniziò ad essere gestito dalle suore Adoratrici del Santissimo Sacramento di Rivolta d'Adda. Divenne poi una pensione per donne anziane.
Sono anche state stabilite le tariffe, relative al 2022, per l'utilizzo delle sale per la celebrazione dei matrimoni ed unioni civili, che riportiamo di seguito.
M.P.