Mandic: a ''gestire'' il pronto soccorso arrivano i medici privati. Da marzo 430 turni di 12 ore saranno in appalto a 'Med Right'


A "gestire" il Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic arrivano i privati. Del resto la politica dominante da vent'anni, portata avanti con determinazione dal centrodestra, prima Formigoni, poi Maroni e ora Fontana indirizza incontrovertibilmente il servizio sanitario regionale verso le strutture private. Non sfugge il P.S. di Merate perennemente sotto organico perché, si dice, la sede è disagiata e quindi non attrattiva per i medici di medicina d'urgenza. Renderla attrattiva è compito del direttore generale. Ma tant'è. Dunque con delibera 102 del 14 febbraio scorso l'ASST di Lecco ha affidato il servizio di supporto medico alla società MED RIGHT Srl con sede in via G.B. Moroni a Milano. La società dispone di team medici specializzati nel settore sportivo in ambito semiprofessionistico del basket e della pallavolo. Di fatto mette a disposizioni medici durante le gare per interventi urgenti in caso di infortuni. Ma accanto a questa attività si è sviluppato un comparto servizi che copre vuoti di organico in diversi reparti tra cui Ortopedia e Pronto soccorso. Alla gara dell'azienda lecchese avevano aderito tre società: Med Right Srl, Altavista Soc. Coop. a r.l. e La Fenice soc. coop.sociale queste ultime con sede a Sassuolo. Ma entrambe sono state escluse dal direttore dell'U.O.C. provveditorato Economato dell'ASST per cui in campo è rimasta solo la Med.

Il contratto di servizio prevede la copertura di 430 turni di 12 ore ciascuno per un totale di 5.160 ore remunerate a 91,42 euro l'ora per un compenso annuo, compresa l'organizzazione della turnazione, di 476.858,30 euro. Di fatto metà del servizio di pronto soccorso sarà gestito dalla società milanese. La durata del contratto è di un anno prorogabile di altri 6 mesi. La decorrenza presunta il 1° marzo prossimo. Già lo scorso settembre la stessa azienda aveva vinto la gara per il Pronto soccorso dell'ospedale Morelli di Sondrio.

Dunque con queste società il privato, oltre a gestire le proprie strutture grazie ai fondi regionali, entra addirittura nelle strutture pubbliche. Del resto è storia, in Lombardia la gestione della sanità è stata l'occasione per creare un mercato aperto ai privati non regolamentato: dal 1997 sono stati cancellati 22.239 posti letto nelle strutture pubbliche, mentre in quelle private sono aumentati di 2.553 o sono stati trasformati in altre forme di assistenza. Il privato copre il 54,3 % degli acquisti di servizi sanitari e si è "mangiato" il 62 % degli investimenti strutturali della Regione. Gli operatori sanitari pubblici sono diminuiti di 11.768 unità dal 1997 al 2017, registrando un -11,9 %, mentre la media italiana è stata del -7,3 %.

Le estenuanti liste d'attesa spingono chi può verso le strutture private che, infatti, si sviluppano a macchia d'olio. E chi non può, attende.

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