Il mastrogiardiniere/1: luce, sole e freddo. Guardare la forsythia e ascoltare i merli
Avere un balcone fiorito che rincorre le stagioni, un giardino che si ammanta con i colori della natura senza strappi o intoppi ma con delicatezza scema da una tinta all'altra, creare in casa dei piccoli angoli verdi che portano gioia alla vista e bellezza agli ambienti. È il sogno di tutti. Per farlo ci vuole passione, cura, attenzione e anche conoscenza.
A volte basta un bicchiere in eccesso o uno non dato, un raggio di sole troppo diretto oppure uno spiffero raggelante, per "spezzare le gambe" alla pianta e decretarne la fine.
A volte basta un bicchiere in eccesso o uno non dato, un raggio di sole troppo diretto oppure uno spiffero raggelante, per "spezzare le gambe" alla pianta e decretarne la fine.
Per far sì che tutto questo non accada, da oggi ci lasceremo guidare da "Antonio, il mastrogiardiniere" raccoglieremo i suoi consigli per avere cura delle nostre piante, sapere quando esporle alla luce e quando invece proteggerle e in base ai mesi e alle fioriture cercheremo con il suo aiuto di avere un giardino rigoglioso e bello alla vista. Buona lettura e...buona coltivazione!
Buongiorno, mi presento, io sono Antonio il Mastrogiardiniere.
Fin da piccolo la curiosità mi ha portato a guardare sempre più da vicino le piante, i fiori e la natura in generale. Per questo ho intrapreso gli studi: per imparare a guardare il mondo vegetale con occhi diversi.
Durante il mio cammino ho scoperto e scopro ancora adesso che le pennellate verdi che vedo con il naso all'insù, che tocco con le mani, che ascolto con le orecchie, mi stupiscono e mi rilassano molto.
Allora mi sono detto: "Perché non farle sentire anche a voi? Basta poco, basta guardarle da vicino e aspettare che vi dicano qualcosa ...
Provate ad avvicinarvi a una pianta il più possibile e guardatela bene.
Non sentite niente? Allora prendete un bel respiro e provate di nuovo, perché, nel caso non vi foste accorti, queste pennellate di verde vi hanno già regalato qualcosa: il respiro, l'ossigeno ed è anche grazie a loro se noi siamo vivi.
Allora perché non cominciare con me a scoprire cosa ci possono dare queste pennellate di verde?
Come vedete le piante non parlano ma noi possiamo imparare a capirle, a comprenderle, aiutarle a crescere e osservarle senza lasciarci distrarre da ciò che di inutile ci circonda.
LUCE... SOLE.. FREDDO...
Voglio cominciare dando il primo consiglio: sta per finire l'inverno e tra pochissimo, bisognerà pensare alle piante che avete tenuto al riparo dal freddo pungente in qualche angolo della vostra casa, sicuramente in uno di quegli angoli dove la luce del sole non arriva mai abbastanza. Penso ad esempio ai limoni, ai gerani, alle clivie messe in garage davanti alla minuscola e unica finestrella disponibile, o a qualche pianta mediterranea ben riparata a cui non piace tanto il freddo.
La prima cosa da fare è di non avere fretta a portarle fuori esponendole alla luce diretta, perché non sono abituate, ma sistemarle in un angolino dove il sole scompare verso le 11.00, così che rimangano all'ombra e non brucino le foglie.
Se non avete un luogo come quello che vi ho consigliato, allora acquistate uno di quei teli di tessuto non tessuto che vengono utilizzati anche per proteggere dal freddo, così coprendo le vostre piante le aiuterete a evitare l' eccessiva insolazione.
Basteranno 15 giorni per abituare le piante a quella luce di cui sono state private per tutto l'inverno.
Per quando riguarda le temperature, vi do un ultimo suggerimento.
Fin da piccolo la curiosità mi ha portato a guardare sempre più da vicino le piante, i fiori e la natura in generale. Per questo ho intrapreso gli studi: per imparare a guardare il mondo vegetale con occhi diversi.
Durante il mio cammino ho scoperto e scopro ancora adesso che le pennellate verdi che vedo con il naso all'insù, che tocco con le mani, che ascolto con le orecchie, mi stupiscono e mi rilassano molto.
Allora mi sono detto: "Perché non farle sentire anche a voi? Basta poco, basta guardarle da vicino e aspettare che vi dicano qualcosa ...
Provate ad avvicinarvi a una pianta il più possibile e guardatela bene.
Non sentite niente? Allora prendete un bel respiro e provate di nuovo, perché, nel caso non vi foste accorti, queste pennellate di verde vi hanno già regalato qualcosa: il respiro, l'ossigeno ed è anche grazie a loro se noi siamo vivi.
Allora perché non cominciare con me a scoprire cosa ci possono dare queste pennellate di verde?
Come vedete le piante non parlano ma noi possiamo imparare a capirle, a comprenderle, aiutarle a crescere e osservarle senza lasciarci distrarre da ciò che di inutile ci circonda.
LUCE... SOLE.. FREDDO...
Voglio cominciare dando il primo consiglio: sta per finire l'inverno e tra pochissimo, bisognerà pensare alle piante che avete tenuto al riparo dal freddo pungente in qualche angolo della vostra casa, sicuramente in uno di quegli angoli dove la luce del sole non arriva mai abbastanza. Penso ad esempio ai limoni, ai gerani, alle clivie messe in garage davanti alla minuscola e unica finestrella disponibile, o a qualche pianta mediterranea ben riparata a cui non piace tanto il freddo.
La prima cosa da fare è di non avere fretta a portarle fuori esponendole alla luce diretta, perché non sono abituate, ma sistemarle in un angolino dove il sole scompare verso le 11.00, così che rimangano all'ombra e non brucino le foglie.
Se non avete un luogo come quello che vi ho consigliato, allora acquistate uno di quei teli di tessuto non tessuto che vengono utilizzati anche per proteggere dal freddo, così coprendo le vostre piante le aiuterete a evitare l' eccessiva insolazione.
Basteranno 15 giorni per abituare le piante a quella luce di cui sono state private per tutto l'inverno.
Per quando riguarda le temperature, vi do un ultimo suggerimento.
Se avete tenuto al riparo le vostre piante in un ambiente leggermente riscaldato durante l'inverno, non portatele fuori, fino a che non vedrete spuntare i primi fiori gialli della FORSYTHIA INTERMEDIA perché se lo farete prima, rischierete di esporle a gelate tardive. Se invece le piante erano riposte in un ambiente freddo potrete portarle fuori qualche giorno dopo aver sentito i primi merli cantare primavera, normalmente fine febbraio inizio marzo. Ricordatevi di guardare quando fiorisce la forsythia, e di ascoltare i merli che cominciano a cantare.
Io continuo a camminare ....seguitemi.
Io continuo a camminare ....seguitemi.
Antonio il Mastrogiardiniere
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