Olgiate, furto su un'auto fuori dal ristorante. In 2 condannati
Due condanne per il furto messo a segno nel 2017 ai danni di un professionista che si stava concedendo un pranzo presso un noto ristorante di Olgiate.
Approfittando della sua temporanea assenza, ignoti avevano mandato in frantumi il vetro dell'auto posteggiata all'esterno del pubblico esercizio, asportando una borsa da lavoro con tutto il suo contenuto.
Le indagini affidate ai carabinieri avevano consentito, tramite il sistema di videosorveglianza comunale, di scorgere tre soggetti che raggiunto il posto a bordo di una vettura, avevano poi commesso l'illecito.
Grazie agli accertamenti sulla targa dell'auto i militari erano poi riusciti a risalire all'intestataria dell'auto - Dayana Spada, classe 1994 - finita a processo insieme al compagno Manolo Hudorovic di un anno più grande, per il furto messo a segno a Olgiate.
Difesi d'ufficio dall'avvocato Simona Crippa del foro di Lecco, nessuno dei due si è fatto vedere stamani all'udienza conclusiva del procedimento penale convocata al cospetto del giudice in ruolo monocratico Giulia Barazzetta.
Un anno e nove mesi, oltre ad una multa pari a 400 euro la pena inflitta a Hudorovic, mentre è risultata inferiore quella sentenziata nei confronti della compagna Spada: un anno e sei mesi, con 300 euro di multa e il beneficio della pena sospesa. Condanne lievemente inferiori a quelle ipotizzate durante la sua requisitoria, dal vpo Mattia Mascaro in rappresentanza della pubblica accusa.
Durante l'istruttoria il difensore aveva sollevato delle perplessità circa la presenza effettiva della donna sullo scenario dell'episodio, ritenendo non sufficienti gli accertamenti svolti dagli operanti circa il suo riconoscimento. Il confronto fra la donna ripresa dal sistema di videosorveglianza e l'immagine estrapolata dal suo documento di identità non ha però lasciato dubbi in proposito. Anche per lei dunque, è arrivata la condanna.
Non è stato identificato invece, il terzo soggetto - presumibilmente minore - che si trovava insieme ai due in quell'occasione.
Approfittando della sua temporanea assenza, ignoti avevano mandato in frantumi il vetro dell'auto posteggiata all'esterno del pubblico esercizio, asportando una borsa da lavoro con tutto il suo contenuto.
Le indagini affidate ai carabinieri avevano consentito, tramite il sistema di videosorveglianza comunale, di scorgere tre soggetti che raggiunto il posto a bordo di una vettura, avevano poi commesso l'illecito.
Grazie agli accertamenti sulla targa dell'auto i militari erano poi riusciti a risalire all'intestataria dell'auto - Dayana Spada, classe 1994 - finita a processo insieme al compagno Manolo Hudorovic di un anno più grande, per il furto messo a segno a Olgiate.
Difesi d'ufficio dall'avvocato Simona Crippa del foro di Lecco, nessuno dei due si è fatto vedere stamani all'udienza conclusiva del procedimento penale convocata al cospetto del giudice in ruolo monocratico Giulia Barazzetta.
Un anno e nove mesi, oltre ad una multa pari a 400 euro la pena inflitta a Hudorovic, mentre è risultata inferiore quella sentenziata nei confronti della compagna Spada: un anno e sei mesi, con 300 euro di multa e il beneficio della pena sospesa. Condanne lievemente inferiori a quelle ipotizzate durante la sua requisitoria, dal vpo Mattia Mascaro in rappresentanza della pubblica accusa.
Durante l'istruttoria il difensore aveva sollevato delle perplessità circa la presenza effettiva della donna sullo scenario dell'episodio, ritenendo non sufficienti gli accertamenti svolti dagli operanti circa il suo riconoscimento. Il confronto fra la donna ripresa dal sistema di videosorveglianza e l'immagine estrapolata dal suo documento di identità non ha però lasciato dubbi in proposito. Anche per lei dunque, è arrivata la condanna.
Non è stato identificato invece, il terzo soggetto - presumibilmente minore - che si trovava insieme ai due in quell'occasione.