Lomagna: in cc il triennale con i lavori per scuola, ciclabile e campo da calcio

Convocato in via d'urgenza per approvare la modifica del Programma Triennale delle Opere Pubbliche, il Consiglio comunale di venerdì 11 febbraio è cominciato con l'approvazione dello schema di convenzione con il Centro Servizi Territoriale della Provincia di Lecco. La sindaca Cristina Citterio ha spiegato che il CST "gestisce per gli Enti aderenti tutto ciò che riguarda l'aspetto della rete informatica". Il primo cittadino ha poi motivato la scelta di portare questo punto in approvazione: "Si è deciso di aderire alla convenzione per usufruire dei servizi del Centro Servizi Territoriale sia per quanto riguarda la gestione organizzativa della rete sia per l'opportunità di rimanere in una continua informazione rispetto alle innovazioni in tema di informatica e di evoluzione digitale del Comune". Il tutto per ottenere delle agevolazioni nell'ottica delle economie di scala.

Il capogruppo di minoranza Mauro Sala ne ha chiesto i costi. Ha poi domandato chi sia stato individuato come referente. Citterio ha risposto che il prezzo non è ancora definito in quanto dipende in parte dal numero di postazioni fisse impiegate, dal numero di Comuni aderenti e dai servizi acquistati. Il costo fisso di adesione dovrebbe stare intorno ai 1.900 euro. Alla domanda sul referente la sindaca ha detto che sarà l'Ufficio Segreteria della gestione associata Osnago-Lomagna.

"Perché a gennaio è stata fatta una determina per incaricare una figura di occuparsi della Transizione digitale al costo di 15 mila euro + iva per la migrazione dei dati? - ha poi domandato Sala - Non ho mai sentito prima d'ora di un Responsabile della transizione digitale".

Presa in controtempo la sindaca ha replicato che con i 1.900 euro al CST non si ottiene ciò che viene fornito dal Responsabile della Transizione digitale. Si tratta di un servizio aggiuntivo. Il capogruppo di Uniti per Lomagna ha però insistito: "Se, come dice lei, la società incaricata dalla Provincia fa tutto non vedo perché dobbiamo ricorrere a un Responsabile della Transizione digitale". Il punto è comunque passato all'unanimità.

Si è quindi passati al motivo principale per cui è stata convocata l'assise: la modifica Programma Triennale delle Opere Pubbliche, che vale più di 3 milioni e mezzo di euro, per riuscire repentinamente a presentare la domanda di contributo per alcune di queste opere. A relazionare è stato il vice sindaco Stefano Fumagalli. La fetta più grossa sul totale, i due terzi, riguarda l'efficientamento dell'edificio della scuola media. Il progetto passa da 1,5 a 2 milioni di euro. "Rispetto a prima cambia la tipologia di serramenti in pvc anziché in alluminio e cambia lo spessore del cappotto per adeguarlo alla normativa sul risparmio energetico" ha specificato Fumagalli. Inoltre i prezzi sono stati aggiornati alla luce dell'aumento del costo delle materie prime.

Altri investimenti invece sono la riproposizione del precedente Programma, come il progetto sul campo di calcio a 11 di via Volta, che vale 560 mila euro, la sistemazione di via Donatori del sangue per 234 mila euro e il progetto sulla biblioteca per 380 mila euro. Viene aggiunta invece la ciclabile che va dal ponticello sul Molgoretta alla Fornace (altri 380 mila euro). Sul secondo anno resta la sistemazione del cimitero per 380 mila euro. Il vice sindaco che si attendono finanziamenti statali per 3 milioni 400 mila euro, ai quali verranno aggiunti 230 mila euro di fondi propri del Comune.

La minoranza si è astenuta. Per Sala la ciclabile è di per sé un buon investimento, ma non è d'accordo sulla modalità e sulle tempistiche con cui si è arrivati a portare in Consiglio il Programma Triennale delle Opere Pubbliche. "Si arriva sempre all'ultimo momento. Oltre a questi progetti ce ne sono degli altri che sono solo sulla carta? Ogni volta si arriva col fiatone" ha lamentato il consigliere di Uniti, che ha poi chiesto se ci siano altri progetti in mente per il futuro in modo da condividerli da prima con la Consulta e il Consiglio. Se su questo ultimo punto non è stato fornito un chiarimento, Fumagalli ha spiegato che i progetti inseriti nel piano devono per forza essere stati precedentemente approvati dalla Giunta.

 

Il gruppo di minoranza


Sala è tornato sul tema di portare in Consiglio comunale i progetti più impegnativi, non solo gli atti programmatori del PGT. Ha fatto presente che era avvenuto per l'impianto a biomassa o, più recentemente, per il centro sportivo. "Chiedo d'ora in avanti di parlare in Consiglio dei progetti di grosse dimensioni. Non chiediamo tanto, in modo che la gente capisca cosa sta succedendo". Ha annunciato quindi l'astensione del gruppo per la modalità con cui si è arrivati ad approvare in tempi stretti il triennale delle opere pubbliche.

Dal canto suo, Fumagalli ha evidenziato che il sistema a biomassa era un project financing che doveva essere approvato dal Consiglio, mentre per il centro sportivo "è stata fatta una seduta aperta in pre-Consiglio e più che del progetto tecnico l'obiettivo era di parlare della gestione". Sulle tempistiche il vice sindaco ha ammesso: "Non è bello nemmeno per noi programmare un Consiglio comunale d'urgenza per il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Solamente questo, ovvero portare il programma triennale degli investimenti con urgenza, mostra che c'è una anomalia. È totalmente un controsenso. È anche vero che le scadenze che ci stanno dando su questi bandi sono molto strette. Si spera di avere più tempo per lavorare anche con la Consulta su diversi progetti, magari anche su sollecitazione della stessa".

A questo punto il capogruppo di minoranza ha lanciato la sfida di portare in Consiglio comunale se non il progetto, perlomeno un riepilogo tecnico, come dovrebbe accadere ad Osnago. "Io ho parlato con il capogruppo di opposizione di Osnago Marco Riva e lì la minoranza è riuscita a strappare al loro sindaco la promessa che in caso di grossi progetti il sindaco o la Giunta portino un documento tecnico riassuntivo da presentare in Consiglio su quello che si va a svolgere. Questo Brivio lo ha accettato. Chiedo se è possibile fare altrettanto". Risposta interlocutoria di Citterio, che si è riservata del tempo per valutare la proposta. Ma ha anche aggiunto: "Visto che anche voi avete in mente che la Consulta deve essere coinvolta, può essere anche quello il luogo ideale, che è pubblico e dove ci sono anche i componenti del Consiglio comunale". Di altro avviso Sala, che ha rimarcato come il Consiglio abbia un valore aggiunto: "Questo è di più. Va bene la Consulta. Ma questo è il Consiglio comunale". Come detto la delibera è passata a maggioranza.

M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.