Paderno: rimodulate le aliquote Irpef e adesione alla SUA in consiglio


Il gruppo di minoranza

Dopo la revoca dello stato di liquidazione all'azienda Retesalute da parte del comune di Robbiate, anche il vicino ente di Paderno d'Adda, lunedì sera, in consiglio comunale a Cascina Maria, ha approvato la medesima delibera che segna un "nuovo inizio" per l'ente, che si occupa della gestione di numerosi servizi sociali a tutela delle fasce più fragili della popolazione nell'ambito Meratese. Il sì unanime ha trovato la soddisfazione soprattutto del primo cittadino, Gianpaolo Torchio, nel concludere un tragitto lungo e faticoso. "Non è stato semplice arrivare alla conclusione di questo percorso uniti e far sì che oggi tutti i Comuni abbiano ripianato i debiti in modo diretto, e indiretto per alcuni minori casi, così che l'azienda è oggi nelle condizioni di ritornare in bonis" ha affermato. Il percorso che è stato intrapreso lo ha definito "l'unico in grado di tenere insieme la compagine del territorio e di essere portato a termine". E proprio per questo motivo ha tenuto a rivolgere un forte ringraziamento verso tutti coloro che hanno lavorato con dedizione per risollevare le sorti dell'azienda, nonostante la scoperta del deficit e le premesse iniziali. Si è rivolto quindi al CdA, al Collegio dei Liquidatori, terminando con il sottolineare gli sforzi, malgrado "non sempre sotto i riflettori", fatti dai Sindaci nel dare consenso alle soluzioni individuate e nel mettere d'accordo i pareri di giunte e singoli consiglieri all'interno di ogni consiglio comunale. Con questa delibera si prevede che venga dato atto della rimozione dello stato di liquidazione, della nomina di un nuovo CdA e della conseguente revoca del Collegio dei Liquidatori (circostante verificatesi nella serata di ieri, mercoledì 9 febbraio, ndr).

 

Il gruppo di maggioranza

Si è proceduto con rapidità sui successivi punti all'ordine del giorno. Sulla rideterminazione delle aliquote irpef in vigore dal 1 gennaio 2022 ha preso la parola il vicesindaco, Gianpaolo Villa. In sostanza si è trattato di una riduzione dei cosiddetti scaglioni da cinque a quattro. Ma questo non ha di fatto alterato quasi nulla mantenendo la fascia di esenzione fino ai 15.000 euro per tutelare i redditi più bassi. Oltre i 15mila e fino ai 28mila euro la percentuale è dello 0,55; da 28mila a 50 mila dello 0,70% e oltre i 50mila euro di reddito dello 0,80%. La delibera è stata approvata con la maggioranza dei voti favorevoli e l'astensione dei quattro consiglieri di minoranza.

Il vicensindaco Gianpaolo Villa, il sindaco Gianpaolo Torchio e la dott.ssa Emanuela Seghizzi


Sull'ultimo punto ha ripreso la parola Torchio. Il rinnovo della convenzione con la SUA (Stazione Unica Appaltante) ha trovato l'unanimità del consiglio. Con tale atto la gestione degli appalti su servizi (oltre i 40mila euro) e opere pubbliche (oltre i 150mila euro) sarà nelle mani di questo soggetto aggregatore che ha un onore di circa 0,15 centesimi per abitante, dunque circa 600 euro all'anno. È necessaria per gestire aspetti delle gare di appalto che richiedono sempre più competenze specifiche e che andrebbero a gravare sul personale degli uffici.
F.Fu.
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