Calco: in consiglio l'avvocato Colombo ripercorre il cammino di Retesalute
L'avvocato Colombo è partito dal marzo dello scorso anno, quando era stata inoltrata la lettera ai comuni soci per comunicare la situazione inaspettata in cui destava l'azienda. "C'è stata incredulità da parte tutti. Da parte nostra come Consiglio di Amministrazione appena nominato e soprattutto da parte dei sindaci". Durante i due anni trascorsi, che alla fine si sono rivelati preparatori al fatto che nel giro di sei mesi il Collegio dei Liquidatori è riuscito a sanare questa situazione, l'azienda ha perso alcuni pezzi: "Evidentemente molti dipendenti si sono sentiti in grave pericolo". Nel contempo però l'azienda ha dovuto continuare a garantire i servizi al territorio e la loro gestione. "C'è stata una grande responsabilità da parte dei dipendenti che hanno deciso di restare, perché insieme hanno deciso di prendere a cuore questa situazione e di offrire tutta la loro disponibilità per andare verso una soluzione. Chi se n'è andato ricopriva peraltro posizioni apicali, ma questo ci ha consentito di dare un impulso nuovo a determinati servizi con l'immissione di nuovo personale, che alla fine ha portato vigore". Un esempio, l'Ufficio Tutela, che si è riorganizzato e che ora resta aperto fino al sabato mattina, mentre prima terminava alle 13:00 del giovedì, e che garantisce inoltre il pronto intervento per tutto il fine settimana.
Ora l'azienda, secondo l'avvocato Colombo, è pronta a ripartire, anche se molte cose devono essere ancora fatte. "Oggi possiamo dirlo con la serenità di aver sistemato un grosso problema che purtroppo era molto nascosto". "Questo consiglio non è la sede per dire chi ha responsabilità e chi è responsabile di aver messo l'azienda in quella situazione di difficoltà finanziaria ed economica" ha tenuto a precisare, spiegando però che dal momento in cui è stata individuata la sottostima delle tariffe dei servizi che venivano venduti ai comuni è stato più semplice procedere alla risoluzione del problema. Perché i comuni non sono intervenuti prima? "Non sappiamo la ragione psicologica che sta dietro a questo comportamento, però possiamo dire che i comuni non hanno potuto approvare delle tariffe diverse perché venivano presentati dei bilanci che non corrispondevano alla realtà dei fatti".
Una volta nominato il Collegio dei Liquidatori lo scorso maggio la situazione era ormai già abbastanza pronta. "Mancavano solo i soldi per pagare i fornitori". A questo punto è stato il momento di invitare i comuni a ripianare e provvedere al pagamento dei debiti, e una volta che si sono adoperati a conferire le somme all'azienda è stato possibile interloquire con i creditori per proporre eventuali dilazioni di pagamento. Inoltre, ha specificato il sindaco Motta, nel corso delle trattative e con la sottoscrizione del piano di rientro il collegio liquidatori ha ottenuto degli sconti che hanno portato a un risparmio di 52mila euro.
"Tutti onorati i debiti sotto i cinquantamila euro, - ha continuato l'avvocato Colombo - e ormai anche quelli sotto i centocinquanta mila. Abbiamo proposto dilazioni per i nostri quattro più grandi debitori. Abbiamo raggiunto accordi con Consolidas, con l'Ambito di Lecco e quello di Bellano, e con Domicare". Chi resta ancora in attesa? I comuni, ma per volontà dell'assemblea saranno gli ultimi a essere pagati, anche se, come ha tenuto a sottolineare il sindaco Motta, la cosa dovrà avvenire entro febbraio. Dei 3.9 milioni sono proprio quei 900mila euro circa che andranno ai comuni, ha spiegato l'avvocato Colombo. "Siamo arrivati ad oggi a pagare il 67% di tutti i debiti, esclusi i comuni e le dilazioni di pagamento. Possiamo veramente ritenerci molto soddisfatti rispetto a quello che si era prospettato due anni fa".
A questo punto Motta ha voluto leggere il parere del revisore dei conti, che sostanzialmente ha raccomandato al comune di Calco di tenere sotto controllo la situazione d'ora in avanti, in particolare richiedendo periodicamente a Retesalute la rendicontazione patrimoniale, economica e finanziaria. "È vero che dovete chiedere questo - ha risposto l'avvocato Colombo - ma anche l'azienda vi deve chiedere un intervento molto importante. Noi vi lasciamo un'azienda che ha ancora bisogno di fare un cammino. Domani (oggi per chi legge, ndr) chiederemo ad ogni comune che venga nominato all'interno del consiglio una persona che possa seguire in modo particolare questo cammino. Non è possibile che ad oggi ci siano ancora otto comuni che non hanno ancora finito di corrispondere la capitalizzazione, che doveva essere pagata entro il 31 dicembre 2021".
Messa ai voti, la revoca del scioglimento mediante procedura di liquidazione volontaria dell'azienda speciale Retesalute è stata approvata unanimemente.