Osnago: l'ultimo saluto a Luca Blondi, morto mentre lavorava. Don Alessandro Fusetti: il nostro cuore è svuotato dal dolore

Erano in tanti quest'oggi a Osnago a dare l'ultimo saluto a Luca Blondi, il giardiniere 50enne deceduto sul lavoro la scorsa settimana. Una tragedia avvenuta in concomitanza con il giuramento del presidente della Repubblica che, nel suo discorso di insediamento, faceva cenno proprio alle morti bianche.

Sull'altare assieme al parroco don Alessandro Fusetti anche due religiosi dell'istituto dei salesiani dove il figlio Nicholas frequentava la scuola e che hanno portato la loro vicinanza e quella dei compagni di classe.
"Il cuore è svuotato dal dolore e noi cerchiamo una sicurezza che ci renda forti davanti a questa morte" ha detto il celebrante "Le lacrime sono la storia di amore di una famiglia, di una moglie, dei figli" facendo menzione poi a una luce che rassicura nel buio di questa morte, che si palesa nelle tante amicizie che con affetto sono state vicino alla famiglia, nelle istituzioni che hanno fatto sentire la loro voce per la piaga delle morti sul lavoro.

Ricordando le parole di un papà morente rivolte al figlio "ora continua tu", il sacerdote ha invitato ad andare avanti, a ritrovare forza ed entusiasmo, a non smettere di impegnarsi proprio nel nome di Luca.
A chiudere, prima del ricordo di alcuni amici, nel tentativo di alleviare il dolore inconsolabile dei famigliari, è stata data lettura di un testo di sant'Agostino.


La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.

Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami !

Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista ?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.

Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.

S.V.
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