La Semina: con il prof. Michele Salvati si parla del ruolo del capitalismo nella società

Non si fermano le conferenze organizzate dall'associazione culturale La semina di Arlate: l’ospite d’onore è stato Michele Salvati, professore emerito di Economia politica all'Università Statale di Milano. Autore di numerosi saggi in vari campi di ricerca economica e politologica, Salvati collabora con numerose testate giornalistiche, dal “Corriere della Sera” al “Foglio”. Inoltre, è stato direttore della rivista “il Mulino” tra il 2012 e il 2017 ed è autore di numerosi libri. Durante l'incontro online di venerdì 4 febbraio si è parlato del suo ultimo libro dal titolo Liberalismo inclusivo - edito da Feltrinelli - e scritto assieme a Norberto Dilmore.



Dopo aver spiegato la genesi del libro, scritto a quattro mani con un caro amico e collega che ha preferito (per motivi legati al suo lavoro) usare uno pseudonimo, Salvati ha analizzato il ruolo del capitalismo sia in una prospettiva storica, sia per quanto riguarda i suoi sviluppi futuri. Sicuramente la crisi economica del 2008 e la pandemia sono due fattori che hanno destabilizzato la nostra società e il sistema economico mondiale, basato in buona parte sulle teorie neoliberiste. Secondo Salvati e Dilmore, è giunto il momento di sviluppare una nuova teoria economico-sociale, per aprire una nuova fase nella storia economica dei paesi avanzati. Nel suo libro, dichiaratamente politico, il docente ha proposto la sua nuova teoria: il liberismo inclusivo.



E’ evidente, secondo Salvati, come le teorie liberiste più estreme abbiano contribuito all'acuirsi delle differenze sociali, ed è dunque necessario elaborare una nuova prospettiva. Sono tre le fasi necessarie per mettere in pratica questa nuova teoria. In primo luogo, è necessaria una crisi del precedente modello e la conseguente emersione di una nuova teoria egemone. Il secondo luogo, è necessario che ci sia un paese-guida che si faccia portatore di questa nuova narrativa. Infine, bisogna avere un blocco sociale maggioritario (un blocco elettorale) che creda in queste teorie.
Salvati non ha risparmiato aspre critiche al modello economico attuale e ai crescenti populismi, presenti in numerosi paesi del mondo, colpevoli di non avere alcuna prospettiva per il futuro. Se da un lato il libro analizza la storia recente del capitalismo a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, dall’altro vuole dare nuova linfa alle teorie economiche attuali e ha l'obiettivo di superare un modello in crisi.
B.V.
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