Unione: l'ok alla revoca della liquidazione di Retesalute, in assise forniti gli indirizzi
È stato il punto relativo a Retesalute il più rilevante tra quelli discussi all’ordine del giorno del consiglio dell’Unione dei Comuni della Valletta, tenutosi nella serata di venerdì 4 febbraio. Una volta approvati i verbali della seduta precedente, il presidente Marco Panzeri ha aperto l’assise, passando la parola all’assessore ai lavori pubblici dell’Unione Efrem Brambilla, per discutere del primo punto, lo schema di convenzione tra l’ente e la Provincia di Lecco per il conferimento delle funzioni di stazione unica appaltante (SUA). Definito da Brambilla un servizio molto utile di cui l’Unione può usufruire, lo schema avrà una durata triennale ed è stato votato all’unanimità.
Per il punto successivo - l’approvazione delle modifiche e delle integrazioni al regolamento per l’assegnazione delle borse di studio - è stato chiamato ad intervenire Raffaele Cesana, consigliere incaricato, il quale ha spiegato che dopo la pubblicazione dei primi due bandi, sono state numerose le domande presentate in ritardo. Nonostante questi ragazzi fossero fuori tempo massimo, il consiglio ha valutato di poter accettare, oltre a naturalmente coloro che hanno fatto richiesta nei tempi corretti - anche gli studenti già iscritti al secondo anno. “Per prendere questa decisione, già discussa in Giunta e in commissione regolamenti, è necessario normare la questione” ha spiegato Cesana, raccogliendo l’approvazione all’unanimità delle modifiche.
Come già accaduto in consigli passati, il presidente Marco Panzeri ha proposto, a questo punto, un’inversione all’ordine del giorno, per far sì che la voce relativa a Retesalute fosse discussa per ultima in assise. Panzeri ha fatto lettura dell’oggetto, vale a dire l’approvazione della modifica alla deliberazione del consiglio datata 5 novembre scorso, riguardante l’istituzione di una commissione speciale finalizzata alla definizione della nuova convenzione tra l’Unione e i comuni di La Valletta Brianza e Santa Maria Hoè. Quel giorno era stato stabilito che, per motivi organizzativi e logistici, fosse stabilita al 15 febbraio la scadenza “perentoria” dei lavori della commissione. La tempistica, però, è impossibile da rispettare in quanto il gruppo necessita di più tempo e, dopo una breve discussione con il consigliere Massimiliano Nessi, si è stabilito che la nuova data ultima sarà quella del 31 maggio prossimo.
Dopo l’approvazione all’unanimità di questo punto, Marco Panzeri ha abbandonato l’aula per lasciare che il consiglio trattasse la voce relativa a Retesalute. A prendere la presidenza della seduta è stato dunque il vice, Efrem Brambilla, il quale ha spiegato che si tratta di un capitolo che tutti i comuni del territorio soci dell’Azienda Speciale stanno portando, e che è necessario per la votazione a cui gli enti saranno chiamati durante l’assemblea del prossimo 9 febbraio. Fulcro del discorso sono la revoca della procedura di liquidazione volontaria e la ripresa ordinaria della gestione aziendale, per cui i comuni di La Valletta e Santa Maria Hoè - insieme Unione dei Comuni della Valletta - sono chiamati a ripianare un disavanzo accertato di 214.272 euro. “Abbiamo ricevuto il parere di regolarità tecnica da parte del responsabile di servizio e del revisore dei conti, perciò con questa votazione diamo mandato all’assessore ai servizi sociali con delega all’Azienda Speciale di esprimere il voto favorevole alla revoca della procedura di liquidazione, finalizzata alla ripresa ordinaria della gestione, all’avvio del processo per la nomina di un nuovo CdA e alla conseguente revoca del Collegio dei Liquidatori” ha chiarito. A Brambilla ha fatto eco Peter Sironi, che si è detto speranzoso che, a questo punto, si apra una nuova fase e avvenga l’auspicato rilancio di Retesalute, “che eroga servizi fondamentali per i nostri cittadini”. “Si tratta di un momento positivo, e speriamo che tutto vada per il meglio. In questi anni, abbiamo condiviso questo percorso con gli altri enti soci, e il desiderio è che si possa proseguire con questa linea unitaria” ha concluso. Il punto, ancora una volta, è stato approvato all’unanimità, decretando così la chiusura del consiglio.
G.Co.