Merate: il dj Massimo Alberti apre insieme ad Amadeus la serata delle cover di Sanremo
Un meratese d'adozione sul palco dell'Ariston, in occasione della serata delle cover all'interno del noto festival musicale di Sanremo di ieri, venerdì 4 febbraio. Massimo Alberti, dj e speaker con un'esperienza nel mondo della musica di lunga data, è infatti salito sul palco più chiacchierato dagli italiani negli ultimi giorni per affiancare il conduttore Amadeus in una sua esibizione in qualità di vocalist. La serata delle cover è tra gli appuntamenti più seguiti e con maggiori ascolti del festival e ad aprirlo è stato proprio Massimo, che grazie a due brani rispettivamente per gli anni '70, '80 e '90 ha supportato Amadeus in questo format molto apprezzato dal pubblico.
Il dj è residente a Merate, dove abita insieme alla propria famiglia per la vicinanza con Cologno Monzese, e ha una carriera costellata da successi musicali e innovazioni durante la quale la parola "originalità" ha fatto da cornice a tutte le sue esperienze. Alberti lavora nello studio radiofonico di Rtl 102.5 da ormai 37 anni, per cui la presenza a Sanremo è stata solo l'ultima di una serie di apparizioni ed esibizioni di fronte al grande pubblico che lo hanno poi portato a poter far conoscere il proprio talento anche al Festival più atteso e noto d'Italia. È originario di un piccolo paese in provincia di Bergamo e alla fine degli anni '70, ancora giovanissimo, comincia a farsi conoscere in ambito musicale iniziando a suonare in una discoteca locale insieme al fratello Maurizio, e solo pochi anni dopo arriva a firmare i propri remix per alcune delle migliori etichette discografiche italiane. Oltre che speaker e dj, Massimo dà sfoggio del proprio genio artistico realizzando, ormai alle porte degli anni '90, il programma musicale Radio Mix, dopo di che inizia ad essere richiesto nel Bel Paese e a livello europeo in qualità di dj supporter anche per artisti di fama mondiale.
Foto Ansa
“Presenziare a Sanremo è stata un’emozione fortissima, il solo pensiero di salire sul palco del Teatro Ariston è un’esperienza unica nel suo genere” ci ha raccontato lo stesso Massimo, durante il suo viaggio di rientro nel centro storico di Merate, in cui vive da ormai 12 anni. L’esibizione è stata ancora più adrenalinica per il dj bergamasco se si pensa al fatto che prima di iniziare, per mancanza di tempo, non ha avuto la possibilità di fare nemmeno una prova insieme ad Amadeus, ritrovandosi quindi a dover improvvisare il tutto insieme al conduttore appena qualche secondo prima di entrare in scena.
“Ho chiamato Amadeus dieci minuti prima dell’apertura della serata e lui stesso mi ha fatto capire che non avremmo avuto tempo per provare in anticipo, così ho dovuto solo buttarmi, senza nemmeno sapere bene dove fossero le inquadrature. Inizialmente dovevo esibirmi alle dieci, poi alle undici infine il nostro momento è arrivato dopo mezzanotte e oltre ad essermi divertito dall’inizio alla fine, l’emozione è stata talmente tanta che non sono riuscito a staccare nemmeno per un secondo lo sguardo dalla console per vedere se qualcuno dal pubblico in sala stesse ballando” ha raccontato Massimo, parlandoci poi del messaggio che voleva trasmettere venerdì sera agli ascoltatori appartenenti alla propria categoria professionale: “Quando alcune settimane prima avevo ricevuto l’invito personale di Amadeus a presenziare al festival, temevo che qualche dj o lavoratore della musica potesse sentirsi indispettito per via della chiusura delle discoteche e dello stop ai concerti. Per fortuna, con il nuovo decreto il governo ha deciso che a breve le discoteche potranno riaprire per cui la mia presenza avrebbe, in tutta speranza, sollevato meno polemiche di quelle previste e ho quindi accettato di buon grado il rinnovato invito di “Ama” a partecipare. Ieri sera volevo quindi lanciare un messaggio chiaro a tutta la categoria dei dj, che ho cercato di rappresentare al meglio: abbiamo sofferto tanto in questi anni di pandemia ma è tempo per il rilancio delle nostre attività e del nostro lavoro, non dobbiamo scoraggiarci” ci ha detto il dj, chiarendo che la sua presenza al festival, inedita per un disc jockey in tutta la storia di Sanremo, voleva anche essere motivo di incoraggiamento e spinta per tutti i dj a casa oltre che il simbolo di una ripartenza dell’intero settore musicale che si spera possa ripartire “alla grande”.
Proprio per questo, al termine della sua performance sono stati davvero tantissimi i colleghi che lo hanno chiamato per congratularsi e per mostrare solidarietà per quella che è stata l’esibizione forse più innovativa della manifestazione grazie all’introduzione di un dj professionista in scaletta. Il successo di ieri sera e la risonanza mediatica della sua esibizione al festival è stata poi amplificata dal fatto che quella di venerdì è stata effettivamente la serata con più shares dall’inizio di Sanremo con il 60,5% di ascolti.
“Amadeus mi ha voluto a Sanremo dopo il successo del programma che abbiamo portato insieme su Rai1 in prima serata a settembre 2021, registrato all’Arena di Verona, con due serate dedicate alla musica italiana dei decenni scorsi con ospiti importanti e famosi. Quel format è stata l’ispirazione dietro l’esibizione di ieri sera, e la stessa che ispirerà un programma simile a quello di settembre anche per il 2022, con nuove tre serate di musica anni ’70, ’80 e ’90. La mia presenza a Sanremo volevo quindi anche essere un micro-spot per questo prossimo programma di cui sono allo stesso modo emozionato” ha quindi concluso Massimo, di ritorno da una delle serate che farà sicuramente fatica a dimenticare.
A Sanremo 2022, tutto il suo talento e la sua formidabile esperienza e creatività sono serviti per accompagnare il conduttore Amadeus nella sua esibizione iniziale. La sua carriera già entusiasmante, non potrà che arricchirsi di nuova linfa per ulteriori produzioni musicali o radiofoniche.
M.B.