Lomagna: l'avvocata Marino in replica alla versione del gruppo di minoranza ''Uniti''
Nell'articolo pubblicato in data 23 gennaio 2022 su Merate Online ed in data 25 gennaio 2022 su altra testata giornalistica, viene ventilata l'ipotesi che avrei fatto un uso improprio di informazioni riservate, in relazione alle vicende che hanno interessato il centro sportivo di Lomagna. E' una insinuazione grave, lesiva della mia onorabilità, che avrebbe dovuto essere verificata prima della sua pubblicazione e che giustificherebbe una mia reazione in sede giudiziaria. Essendo tuttavia di palese evidenza che sono invece state riportate, con una buona dose di superficialità, solo mere allusioni prive di fondamento, può essere sufficiente, per il momento, che mi venga garantito lo stesso spazio, in replica, per consentire ai lettori del giornale di comprendere che è stato creato - per ragioni e finalità a me ignote - un caso del tutto privo di sostanza, basato sul fantomatico presupposto secondo cui sarebbero "fuoriuscite" dal gruppo della minoranza lomagnese inesistenti informazioni riservate.
Gli articoli sono costruiti su questa ipotesi che, però, è errata in radice in quanto la sottoscritta non è mai stata destinataria di informazioni riservate relative al Centro Sportivo di via Carducci: per quanto di mia conoscenza, infatti, nessuna informazione riservata era ed è in possesso della minoranza che, se in passato ha criticato la gestione del Centro Sportivo, lo ha fatto in relazione ad alcuni profili dell'operato dell'Amministrazione che sono di pubblico dominio, tant'è che le relative discussioni sono avvenute nell'ambito dei consigli comunali e delle consulte sport, sedi notoriamente pubbliche, le cui sedute sono addirittura trasmesse su youtube e/o i cui verbali sono pubblicati sul sito del Comune; per di più, la vicenda del centro sportivo è stata più volte oggetto di reiterata critica giornalistica, che ha portato al vaglio dell'opinione pubblica le note problematiche relative al Centro Sportivo in questione.
Inoltre, e ancor più importante, è di palese evidenza che un soggetto partecipante ad una pubblica gara, in quanto tale, sia già in possesso di ogni atto, documento, o informazione utile per fondare una propria azione legale laddove ravvisi profili di irregolarità nell'ambito della stessa, nonché di autonomo diritto di accedere agli atti dell'ente pubblico.
Da tali inconfutabili premesse deriva la palese infondatezza della insinuata accusa formulata nei miei confronti: tanto è vero che negli articoli in questione non viene fatta menzione di una sola c.d. informazione riservata che io avrei ricevuto e che la Top Sporting Club avrebbe fatto usare dal legale che ha recentemente diffidato il Comune.
Quest'ultimo è un illustre collega, esperto in diritto amministrativo, che agirà come riterrà opportuno a tutela della società sua assistita.
Infine, tanto per essere chiari, la sottoscritta è una professionista seria, che al contempo nutre e coltiva una passione politica: come professionista, posso accettare di difendere chi voglio, salvo solo che vi siano ragioni di inopportunità o di incompatibilità.
Nel caso specifico non ve ne sono, dunque se emergesse l'utilità di un'azione legale in sede civile - il mio campo principale di competenza - nei confronti del Comune e la società Top Sporting richiedesse il mio patrocinio, non avrei alcun problema ad accettare l'incarico usando con scienza e coscienza atti e documenti legittimamente in possesso della parte interessata, fatti supportati da prove, nonché dichiarazioni rilasciate dalle autorità pubbliche in contesti parimenti pubblici quali, ad esempio, consulte e consigli comunali.
Pertanto, ed in definitiva, nessuna commistione vi è stata tra l'attività strettamente politica esercitata dal gruppo "Uniti per Lomagna" e l'iniziativa legale autonomamente assunta e gestita dalla Top Sporting Club di Osnago: ogni affermazione in senso contrario è da intendersi radicalmente infondata, pretestuosa e - laddove offensiva della dignità e reputazione personale - perseguibile ai sensi di legge.
Gli articoli sono costruiti su questa ipotesi che, però, è errata in radice in quanto la sottoscritta non è mai stata destinataria di informazioni riservate relative al Centro Sportivo di via Carducci: per quanto di mia conoscenza, infatti, nessuna informazione riservata era ed è in possesso della minoranza che, se in passato ha criticato la gestione del Centro Sportivo, lo ha fatto in relazione ad alcuni profili dell'operato dell'Amministrazione che sono di pubblico dominio, tant'è che le relative discussioni sono avvenute nell'ambito dei consigli comunali e delle consulte sport, sedi notoriamente pubbliche, le cui sedute sono addirittura trasmesse su youtube e/o i cui verbali sono pubblicati sul sito del Comune; per di più, la vicenda del centro sportivo è stata più volte oggetto di reiterata critica giornalistica, che ha portato al vaglio dell'opinione pubblica le note problematiche relative al Centro Sportivo in questione.
Inoltre, e ancor più importante, è di palese evidenza che un soggetto partecipante ad una pubblica gara, in quanto tale, sia già in possesso di ogni atto, documento, o informazione utile per fondare una propria azione legale laddove ravvisi profili di irregolarità nell'ambito della stessa, nonché di autonomo diritto di accedere agli atti dell'ente pubblico.
Da tali inconfutabili premesse deriva la palese infondatezza della insinuata accusa formulata nei miei confronti: tanto è vero che negli articoli in questione non viene fatta menzione di una sola c.d. informazione riservata che io avrei ricevuto e che la Top Sporting Club avrebbe fatto usare dal legale che ha recentemente diffidato il Comune.
Quest'ultimo è un illustre collega, esperto in diritto amministrativo, che agirà come riterrà opportuno a tutela della società sua assistita.
Infine, tanto per essere chiari, la sottoscritta è una professionista seria, che al contempo nutre e coltiva una passione politica: come professionista, posso accettare di difendere chi voglio, salvo solo che vi siano ragioni di inopportunità o di incompatibilità.
Nel caso specifico non ve ne sono, dunque se emergesse l'utilità di un'azione legale in sede civile - il mio campo principale di competenza - nei confronti del Comune e la società Top Sporting richiedesse il mio patrocinio, non avrei alcun problema ad accettare l'incarico usando con scienza e coscienza atti e documenti legittimamente in possesso della parte interessata, fatti supportati da prove, nonché dichiarazioni rilasciate dalle autorità pubbliche in contesti parimenti pubblici quali, ad esempio, consulte e consigli comunali.
Pertanto, ed in definitiva, nessuna commistione vi è stata tra l'attività strettamente politica esercitata dal gruppo "Uniti per Lomagna" e l'iniziativa legale autonomamente assunta e gestita dalla Top Sporting Club di Osnago: ogni affermazione in senso contrario è da intendersi radicalmente infondata, pretestuosa e - laddove offensiva della dignità e reputazione personale - perseguibile ai sensi di legge.
Avv. Maria Chiara Marino